Accade che si recupera una sorgente, acqua purissima. Ricorrendo solo ad attenzione cura, cuore per la propria terra. La sorgente salvata alimentava da secoli una fontana, ma stava per finire in fogna come fosse un rivolo di liquami. Qualcuno però ha detto “aspettiamo, vediamo, controlliamo” e così l’acqua è tornata a sgorgare dalla fontana. Il luogo della storia è Filacciano, la fontana è quella seicentesca del Mascherone, si trova nella piazza fuori dal paese, di fronte all’unico, ma dolcissimo bar. E’ stata costruita, si racconta, sul disegno di un allievo del Bernini negli stessi anni in cui si edificava l’attuale borgo antistante Palazzo Del Drago. L’arco della fonte è in connessione con quello d’ingresso e del castello.
Doveva finire in fogna
Era il punto di ristoro per contadini e ciuchi, la sera al tramonto quando tornavano dalle campagna. Per lavarsi, togliere la polvere dal viso, abbeverare l’asino carico del basto, prima di portarlo in stalla. Era l’acqua per bagnare il pane secco della panzanella e per rinfrescarsi dalla calura in estate. Negli ultimi tempi però il Mascherone era a secco. Si pensava che quella piccola polla perenne fosse stata prosciugata dall’acquedotto. Invece resisteva. E bagnava l’asfalto. Ai tecnici dell’Acea, sembrava inspiegabile. Chiamati per indagare verificarono subito che non veniva dalla conduttura comunale ma era di natura sorgiva. La proposta per risolvere il problema: deviare il flusso in fogna.
Invece l’acqua sorgiva è tornata nell’antica fontana
Il vice sindaco Daniele Malpicci incaricato di seguire i lavori però non era per nulla convinto e disse: “un momento, aspettiamo, controlliamo, vediamo… “. Si è fatto il percorso a ritroso, si è scoperto che sopra la fontana c’erano due cisterne scavate nel tufo, ma vuote da tempo. Si è trovata la conduttura che portava l’acqua ai depositi da cui defluiva nel rubinetto. Si è capito che l’ultimo metro dell’antica conduttura si era semplicemente ostruito. Il flusso continuo c’era ancora. Con piccoli lavori, si è ripristinato. Oggi nel rubinetto della Fontana del Mascherone scorre leggera e lenta l’acqua della sorgente perenne. Ritrovata, recuperata.