Ormai non è più solo un reato ambientale, un atto di violenza e arroganza, ma una vera e propria sfida ai cittadini, alle forze dell’ordine, ai comuni, all’opinione pubblica. Una sfrontata provocazione. Gli scarichi di schiuma nel fosso Gramiccia continuano ed ormai accadono con assoluta regolarità, si verificano almeno una volta al mese. C’è un video postato su fb lo scorso 28 settembre da Riccardo Benigni medico di medicina generale e ex sindaco di Capena. Come si può vedere la schiuma è talmente tanta che vola come fosse neve nel prato della villa confinante con il punto di cascata del fosso. Oggi, circa un mese dopo sono state postate foto che documentano la provocazione e l’offesa: schiuma che copre tutto il letto del torrente che scorrendo la porta direttamente al Tevere.
TORNA LA SCHIUMA E VOLA COME NEVE
Le foto sono di Fabrizio Sanapo e riprendono il fenomeno da un punto distante dalla villa del filmato. Questa vergogna va avanti da almeno dieci anni e sono altrettanti che viene denunciato, fotografato, filmato. Ma continua come fosse una condanna ineluttabile. Le forze dell’Ordine, i carabinieri della zona, negli anni scorsi hanno fatto indagini, e si dice, elevato una multa da 500 euro ad una ditta di lavanolo che produrrebbe questo scarico indegno e velenoso. Ma poi non è successo nulla e gli scarichi sono continuati e continuano. I sindaci di Fiano e Capena hanno pochi strumenti per intervenire, chi gestisce l’area industriale di Fiano non dimostra alcun interesse a individuare il soggetto inquinante e prendere provvedimenti. Siamo alla beffa e al dileggio.
SI USI UN DRONE PER INDIVIDUARE IL PUNTO DELLO SCARICO
C’è chi vuole che prevalga l’assuefazione, che sparisca nella noia l’indignazione vera dettata da sentimenti di vita e che ci si arrenda al ruolo di testimoni impotenti di un nefandezza. La prossima volta si usi un drone per individuare il posto da dove viene la schiuma e poi venga diffuso in rete con l’aggiunta le nome e cognome di chi vuole usare e usa da anni il Gramiccia, corso d’acqua ricco di storia e ricordi, in una fogna privata a cielo aperto. Questa schifezza deve finire.