di Maria Vittoria Massarin
A volte le favole diventano realtà, e quando succede in modo inaspettato la felicità ha tutto un altro sapore. Questo mese parleremo dell’inizio di una favola, quella di Marzia Sicignano, ventunenne campana che scrive poesie ed ha da poco pubblicato la sua seconda raccolta con Mondadori.
Circa 2 anni fa, quando Marzia frequentava ancora l’ultimo anno del liceo, ha deciso di aprire una pagina su Instagram, e l’ha chiamata “Io te e il mare”. Ora studia Lettere Moderne all’Università di Salerno e, come raccontava lo scorso maggio ad Il Libraio, “scrivevo cose abbastanza personali. Provavo un po’ d’imbarazzo, soprattutto nei confronti di chi mi conosceva. Dopo, però, ho preso coraggio”, ed è proprio grazie a questo coraggio che oggi possiamo leggere i versi contenuti in “Io te e il mare”.
“Io te e il mare”, così come il suo ultimo lavoro, “Aria”, è una raccolta di poesie che a volte sfiorano la prosa, accompagnate da disegni che aiutano il lettore a calarsi in quello che Marzia abilmente descrive senza però perdere la soggettività dell’esperienza. Il bello di
questi componimenti infatti è il potersi riconoscere fra i versi, quasi come fossero universali. Chiunque sia stato adolescente, chiunque abbia provato la gioia ed il dolore del primo amore, chiunque abbia mai dovuto rimettere insieme i pezzi di un cuore spezzato inevitabilmente si ritroverà almeno in una delle poesie contenute nel libro. Non è un talento che tutti hanno, e per gran parte della sua permanenza su Instagram, il social per eccellenza ormai, Marzia regalava al suo pubblico tutte le emozioni che ora sono contenute nei suoi libri, senza chiedere nulla indietro. Forse sapeva che i social sono un ottimo mezzo per farsi notare, forse in cuor suo sperava nel lieto fine che ha ottenuto.
Tutto il successo che ha riscosso “Io te e il mare” è da ascrivere tanto alla purezza dei sentimenti descritti quanto al tema principale di tutto il libro: l’amore. Non l’amore come sentimento in generale, ma qualcosa di ben più specifico, il primo amore. I due protagonisti scoprono insieme le mille sfaccettature di quello che provano, in modo quasi adolescenziale, lasciandosi travolgere così come la sabbia si fa travolgere dalle onde del mare quando vi si infrangono. Lo stesso mare può essere quiete così come tempesta, rispecchiando meglio di qualsiasi altra cosa il crescendo della passione fra i due personaggi.
E se stanotte
nella notte delle stelle
ne vedessi una
che ti somiglia particolarmente
potrei chiamarla come te?
“Io te e il mare” è uno dei libri più venduti dello scorso anno: i social fanno magie, ma in questo caso la magia è partita dalle parole per poi arrivare a tutti quelli che si sono lasciati incantare. Se avete bisogno di un rifugio o semplicemente di (ri)vivere certe emozioni questo libro fa decisamente al caso vostro. Vi lascio con due spunti: la promessa di addentrarci anche dentro “Aria” (e magari conoscere Marzia) e una delle poesie più significative del libro:
Non ci portare chiunque a vedere il mare,
che è una cosa importante,
non è mica una cosa da niente.
Portaci,
a vedere il mare,
chi ti sa capire
senza parlare,
chi ti viene a prendere
se ti allontani,
chi se guarda nei tuoi occhi,
incredibilmente,
vede un po’ di mare,
chi quando alza lo sguardo,
nel cielo,
legge il tuo nome.
Portaci qualcuno così,
che ti faccia sentire dentro
come un caos perfetto,
stupendo,
che ti faccia sentire che svegliarsi la mattina
è bello,
proprio bello.
Portaci qualcuno così,
e ti sembrerà di vedere il mare
per la prima volta nella tua vita,
perché così bello,
prima,
non l’avevi visto mai.