Dopo aver parlato di uno Stato che ancora non si è adeguato agli obiettivi richiesti dall’Europa in materia di gestione dei rifiuti, è ora di andare oltre e di presentare la Francia. Uno Stato piuttosto vicino all’Italia, sia dal punto di vista territoriale che dal punto di vista dei numeri fatti registrare in materia di gestione dei rifiuti urbani (RU) per due tipologie di trattamento.
Infatti, le somiglianze tra questi due Stati riguardano principalmente l’incenerimento senza recupero di energia, con percentuali per entrambi prossime allo 0 (0-1 %) e l’utilizzo delle discariche. Quest’ultima tipologia di trattamento riguarda il 24 % dei RU prodotti in Italia e il 21 % di quelli francesi.
Fatta eccezione per queste modalità di smaltimento, tra i due Stati le politiche in materia rifiuti divergono molto. Infatti, la Francia punta molto sull’incenerimento con recupero energetico, destinando a questi impianti il 35 % dei rifiuti urbani prodotti. L’Italia, differentemente, recupera energia termica solo dal 20 % dei RU totali. L’incenerimento con recupero energetico non è certo tra le strategie migliori per quanto concerne la riduzione dei gas serra, tuttavia, visto il recupero energetico rimane comunque un trattamento sostenibile.
Ad ogni modo, il riciclaggio rimane una strategia da preferire all’incenerimento e la Francia, in questo, è leggermente in difetto rispetto alla media europea. Quest’ultima si aggira intorno al 48 % (dati 2018) e la Francia si posiziona al di sotto di questo valore di circa 4 punti percentuali. L’Italia, invece, ricicla il 55% dei RU, mostrando anche qui di aver adottato una politica differente rispetto alla Francia.
Un’ultima differenza tra Francia e Italia riguarda la produzione di energia, nello specifico di energia nucleare. Tale settore produttivo vale alla Francia il 3° posto a livello mondiale per GW-HR prodotti da fonti nucleari (339 GW-HR), poco al di sotto della Cina (345 GW-HR) e circa al 50 % rispetto agli Stati Uniti (790 GW-HR). Tutta questa energia produce rifiuti, rifiuti radioattivi che nel 2019 in Francia hanno occupato un volume di quasi 1.700.000 metri cubi.