“Il mistero del cadavere sul treno” è l’ultimo uscito di una serie di romanzi di grande successo che hanno come protagonista l’ispettore Marzio Santoni. Abbiamo incontrato l’autore, Franco Matteucci, per farci svelare alcuni retroscena del giallo.

Come nasce l’idea di scrivere un giallo?

È stato il mio editore, Raffaello Avanzini della Newton Compton, molto giovane ed intraprendente che mi ha chiesto di scrivere un giallo. Avevo qualche perplessità, poi ho scritto il primo “ Il suicidio perfetto” ed è stato un successo; è stato pubblicato sulla piattaforma Amazon in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Canada. Siamo arrivati così al settimo episodio di questa collana “Il mistero del cadavere sul treno”, è l’ebook più venduto della settimana, da 4 anni sono gli eBook più venduti in Italia.

Lei da cosa trae ispirazione per i suoi romanzi?

Normalmente dalla fantasia. Non faccio mai riferimento ad avvenimenti realmente accaduti. Sono costruzioni della mia fantasia e una buona dose di surreale. Una combinazione che funziona.

Nei gialli niente è mai quello che appare …

La storia deve essere costruita in modo da avere fascino e suspense tali da catturare il lettore sino alla fine. Gli scrittori di gialli sono una sorta di orologiai svizzeri perché devono orchestrare una serie di meccanismi che poi alla fine devono funzionare alla perfezione, è un lavoro di precisione. I lettori “del genere” sono spietati.

Perché ha dedicato il libro alla marmellata di mirtilli?

Il protagonista l’ispettore Marzio Santoni è una persona per bene, amante della natura, rispettoso della legge non ha nessuna macchia nella sua carriera, l’unica “droga” che si consente è a colazione la mattina pane, burro e marmellata di mirtilli. Una sorta di eroe rassicurante che si muove sempre nell’ambito della legge.

Nel libro introduce un elemento molto discutibile che va ben oltre la contrapposizione tra tecnologia e natura.

La storia è giocata su di una telecamera inserita in un decoder, attraverso la quale si può spiare l’abbonato. Una specie di “Grande Fratello” che in un futuro,credo non troppo lontano, potrebbe anche diventare realtà.

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