Bab edh-Dhra, da molti studiosi biblici considerata l’antica Sodoma, è una città del Bronzo Antico (3300-1200 a.C. circa) situata a sud del Mar Morto. Quando fu scoperta negli anni ’20, era già profondamente colpita del fenomeno del saccheggio archeologico. Non è una meta turistica, tuttavia è in grado di regalare paesaggi lunari da cinema.
Il saccheggio di ieri
Il sito è tanto bello quanto profondamente saccheggiato a causa dei numerosi scavi clandestini che perseguitano l’antica città da oltre un secolo. Nonostante la Giordania affrontò il problema della tutela del suo patrimonio culturale nel 1976, rendendo illegale il commercio di antichità, non è riuscita a fermare il commercio e il saccheggio illegale dei siti archeologici. Israele è stato, e continua a essere, un mercato redditizio per questi articoli, che vengono spesso commercializzati ai turisti biblici come “oggetti provenienti dal tempo di Abramo”.
Come si presenta il sito oggi
Oggi camminando tra le rovine del sito si possono scorgere le tracce del passaggio dei saccheggiatori che ancora vandalizzano il sito alla ricerca dei beni archeologici per rivenderli sul mercato illegale:
Ci sono dei programmi di contrasto alle attività archeologiche illegali, tra queste il progetto: “Follow the Pot” (letteralmente segui il vaso). L’FTP sta studiando come le persone, tra cui saccheggiatori, collezionisti, individui che vivono nel Ghor meridionale, musei e funzionari governativi, operano in relazione al commercio di antichità. Questo progetto considera gli oggetti archeologici come se avessero due vite: la prima come corredi funerari e la seconda come manufatti saccheggiati e scavati.
Tuttavia, nonostante gli sforzi del governo e delle università che operano nella zona, la piaga del saccheggio ancora affligge profondamente il sito di Bab edh-Dhra.