Falcone e Borsellino in un disegno del libro: Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi

In un caldo sabato di maggio, alle 17:56, un’esplosione squarcia l’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, nei pressi dell’uscita per Capaci, provocando la morte di Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta antimafia.
È il
23 maggio 1992.
Con lui perdono la vita la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Il 19 luglio, 57 giorni dopo, alle 16:58 un’altra terribile esplosione in via Mariano D’Amelio, a Palermo, uccide Paolo Borsellino, impegnato con Falcone nella lotta alle cosche, e cinque dei sei membri della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.
Dopo 29 anni il ricordo del loro impegno nella lotta al male è vivo e della loro opera si continua a parlare, soprattutto ai ragazzi, sensibilizzandoli al tema della legalità in ogni ambito della vita.

Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi 

Rosalba Vitellaro e Alessandra Viola sono le autrici del nuovo libro illustrato Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi, edito da DeAgostini, che segue il grande successo del film di animazione realizzato nel 2009.
I due magistrati sono i giovani protagonisti di una favola commovente e tenera per spiegare la mafia, l’omertà e il bullismo ai lettori più piccoli. Amici nel libro, come del resto nella vita, Giovanni e Paolo incarnano i valori del coraggio e della giustizia e il racconto è un messaggio importante che invita a combattere,
senza paura, le ingiustizie e a lottare per la verità, la libertà e i propri ideali.
La storia si svolge negli anni Cinquanta a Palermo.
I due amici e compagni di scuola Giovanni e Paolo cercano di liberare le anime dei cittadini, diventati cinici e violenti dopo aver incontrato il Mago Nìvuro, dal male oscuro. La solidarietà e l’unione del gruppo, come accadde nel Pool antimafia, darà i suoi frutti e la città intera potrà finalmente godersi la festa di Santa Rosalia.

Giovanni e Paolo in una illustrazione del libro

Il libro è ambientato in Sicilia ma affronta tematiche universali come l’omertà e il bullismo. Opera profonda come profonde sono le sue metafore, questo libro parla di una storia che ci appartiene. La prefazione del libro è affidata ai tre figli di Paolo Borsellino: Manfredi, Lucia e Fiammetta.
Le loro testimonianze sono un inno alla vita:
 Paolo era ed è nostro padre e Giovanni era suo collega e amico fraterno. Non erano soldati e non erano in guerra. Erano due uomini normali, due giudici, e hanno lavorato, non lottato, fino al sacrificio, per la nostra e vostra libertà”. 

Intervista alle autrici Viola e Vitellaro

Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro
Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro

Alessandra e Rosalba, siamo alla vigilia di un anniversario che ha segnato la storia del nostro Paese. Come nasce questo vostro ultimo lavoro?

Siamo una regista e una giornalista, che insieme sono anche scrittrici, sceneggiatrici e produttrici di cartoni animati. Ci interessano le storie vere su temi sociali, perché ci sembra il modo più efficace per far conoscere una parte della storia contemporanea ai più giovani. Queste storie portano messaggi importanti, fanno riflettere, sono ‘civiche’ nel senso più profondo del termine. Educano. Il libro nasce dal cartone animato ‘Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi’, prodotto da Rai Ragazzi e dalla Film Commission della Regione Sicilia, che andrà in onda in replica su RAI Gulp il 23 maggio e sarà disponibile per alcune settimane su RAI Play. Un prodotto che ha vinto numerosi premi e che dal 2009 non solo viene periodicamente trasmesso in tv ma è utilizzato in moltissime scuole italiane.
Le prefazioni del libro di
Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino valgono da sole il prezzo di acquisto. In più leggere, soprattutto se con l’aiuto degli adulti, contribuisce a far riflettere sull’importanza di essere uniti contro il male e sui danni dell’omertà. Un messaggio utile a tutte le età.

Perché scegliete la metafora del male oscuro per rappresentare l’attività mafiosa?

Perché la magia non esiste e il male purtroppo non sarà mai sconfitto una volta per tutte. Bisogna diffidare di chi promette cose irrealizzabili e imparare a riconoscere la criminalità ovunque si annidi, anche nelle più piccole manifestazioni di arroganza e bullismo.

Ogni anno siete invitate nelle scuole di tutta Italia per parlare ai ragazzi. Quale episodio vi ha colpito di più durante un incontro con gli studenti?

Le attività nelle scuole hanno un riscontro eccellente. Gli studenti sono molto ricettivi ed elaborano sempre in modo creativo e personale i concetti che apprendono. Forse l’incontro che ci è rimasto maggiormente nel cuore è quello in cui uno studente ha denunciato pubblicamente un episodio di bullismo al quale aveva assistito, tra le lacrime. Si vergognava di non aver avuto il coraggio di intervenire in difesa di un compagno e si è scusato con lui davanti a tutti.

Già autrici del libro e film d’animazione La stella di Andra e Tati, la vostra solida collaborazione si arricchisce con questo nuovo progetto. Quanto è importante raccontare e spiegare ai più giovani gli ‘errori’ del passato, affinché non si ripetano?

È fondamentale. L’abbiamo scelta come missione per il nostro centro di produzione Larcadarte, nella convinzione che solo prodotti didattici che vertono su argomenti reali e che sono curati nei minimi dettagli possono davvero catturare l’attenzione dei ragazzi, che oggi sono mediatamente sovraesposti e, dunque, hanno bisogno di essere stimolati nel modo giusto.

Il bene, nonostante tutto, può e deve vincere sul male. Cosa rappresentano, oggi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino?

Rappresentano un esempio che dovremmo tutti seguire. Non c’è bisogno di essere eroici come loro, però. Ognuno può fare qualcosa per la legalità anche nel suo piccolo. Come dice Fiammetta Borsellino, ogni nostra scelta può essere influente. Anche quello che mangiamo o fumiamo o come ci comportiamo ogni giorno, conta. Un gesto all’apparenza innocuo come quello di comprare uno spinello da un amico ha ricadute a cascata che finiscono per alimentare e sostenere la criminalità organizzata.

Quale augurio vorreste dare a chi ci sta leggendo?

L’augurio di riuscire ad emozionarsi a ogni riga e di essere capace di cercare sempre la verità e la coerenza in tutto quello che fa. Non solo un augurio, vorremmo anche ringraziare tutti i nostri lettori, uno per uno.

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