È pesante la replica dell’Associazione dei medici anestesisti e rianimatori (Anaao) alle parole pronunciate ieri dal commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, secondo cui attualmente in Italia, con 3.300 ricoverati «non c’è pressione sulle terapie intensive». Arcuri, intervenuto alla conferenza ”Finanza e sistema Paese un anno dopo” durante la Digital Finance Community Week, ha detto anche che «al picco abbiamo avuto nel nostro Paese circa 7 mila pazienti in rianimazione; mentre oggi abbiamo circa 10 mila posti di terapia intensiva e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese».

Ad insorgere è il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo: «I posti di terapia intensiva oggi disponibili ed attivi in Italia sono intorno a 7.500 e non 11mila — afferma —. È questa infatti, con gli organici a disposizione, la dotazione massima con cui si possono garantire numeri e cure di qualità».

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