E’ stato un successo, a Capena e presto si ripeterà anche a Fiano Romano, la raccolta di firme per sottrarre il Gramiccia a un destino di fogna. Ma riprendersi il Gramiccia sarà lavoro di lunga lena. L’inchiesta verrà chiusa a giorni. Prelievi e analisi della acque sono state condotte in modo esteso e completo. L’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) ha concluso l’esame dei campioni con l’indicazione della quantità di ogni sostanza inquinante individuata. La ricerca della condotta che scarica da anni schiuma senza risparmi e con assoluta continuità è stata condotta anche con l’ausilio di moderne tecnologie. I Carabinieri forestali di S.Oreste, titolari dell’indagine, stanno stilando in queste ore il rapporto da inoltrare alla magistratura. Depuratore e scarico ispezionati. Il primo tempo di questa storia finalmente va verso il “the end”.

E’ il successo di un lavoro corale

E’ il successo di un lavoro corale che ci visto, come testata, lanciare il sasso del dossier negli uffici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale con allegati tutti i video registrati con grande perseveranza da Daniele Bizzarri, la sentinella del Gramiccia, che ha documentato in modo regolare ogni scarico di schiuma dell’ultimo anno. Senza questo contributo il dossier avrebbe avuto un peso specifico infinitamente più contenuto. La lettera dei sindaci di Capena e Fiano ha impresso una decisiva accelerazione all’inchiesta che languiva da tempo. Ma la raccolta di firme segna un cambio di passo, e cioè una ritrovata consapevolezza da parte dei cittadini e il segnale che vogliono riprendersi quel piccolo fiume ricco di cascate e di storia. Non basta fermare l’inquinamento feroce e l’abbandono che dura da decenni, occorre recuperarlo alla fruibilità collettiva.

Le firme come volontà di restituire il “maltolto”

Nei primi giorni di maggio un gruppo di oltre venti persone ha ripulito le rive da quintali di rifiuti, anche speciali, e riscoperto la bellezza di quei luoghi e del corso d’acqua. Insieme a mamme nonne e nonni c’erano due bambini incantati dallo spettacolo che il Gramiccia continua ad offrire. Bastava fermarsi e prendere atto che noi adulti di Capena e di Fiano, a loro abbiamo negato quel che noi abbiamo avuto e non tutelato. Su quelle rive, sotto quelle cascate, in quelle polle abbiamo passato a mollo i pomeriggi torridi delle estati in collina. L’ombra di quegli alberi ha riparato dal sole intere compagnie di ragazzi e ragazze. Il Gramiccia cosi distante dai due centri abitati era luogo di ottimale discrezione per i primi amori e di un bagno nel caso. E’ questo groviglio di sensazioni e meraviglia che abbiamo negato a quei due bambini. Le firme dicono che molti vogliono restituire il maltolto. E non basterà individuare l’inquinatore della schiuma per farlo.

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