SI chiama Irene Coppola, stilista e sarta a Gallipoli, ed ha passato intere notti a cucire mascherine trasparenti per sordi e altri modelli che ha poi regalato. Per questo è stata insignita dal presidente Sergio Mattarella dell’onoreficenza di Cavaliere al Merito.

Il post su Facebook col quale alle 3 e 30 dell’11 marzo ha condiviso la fatica e la soddisfazione per le mascherine confezionate con la macchina da cucire ha fatto il giro d’Italia.

“Stanca ma molto soddisfatta – aveva scritto. Tutti uniti ce la faremo”. Aveva poi spiegato che “sono fatte di un materiale sterilizzabile come ai vecchi tempi”. Si tratta di una tipologia particolare di tessuto, la pelle d’uovo, che le rende sterilizzabili e quindi riutilizzabili se bollite.

A queste si sono aggiunte quelle con la visiera trasparente per permettere alle persone sorde di leggere il labiale. “Ha realizzato a sue spese – si legge nella motivazione del Quirinale – migliaia di mascherine. Ha aiutato una associazione per sordi inventando una mascherina trasparente per leggere il labiale”.

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