Il mondo di sotto parla. La sua lingua sono i boati. Ma il satellite dice che, al momento, non si mischia con il mondo di sopra, quello dove sorgono case, strade e chiese e castelli. E’ un fatto della terra nascosta e lì, per ora, resta.
L’occhio potentissimo di Cosmo Skymed sistema di osservazione satellitare sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in cooperazione con il Ministero della Difesa, per ben due volte da ottobre ad oggi, ha misurato il centro abitato di Capena ed ha verificato che i boati dei mesi scorsi, pur avendo creato molto allarme tra gli abitanti del paese tiberino, non hanno provocato spostamenti al suolo. All’interno del centro edificato nulla si sta muovendo e non si registra alcun fenomeno di ipotetico abbassamento.
I boati non toccano il centro abitato, ma gas in risalita
Il sistema con suoi quattro satelliti in grado di scrutare dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con ogni condizione meteo, ha detto che si può stare tranquilli. I tecnici dell’Istituto superiore di protezione ambientale (Ispra), insieme a quelli dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) continuano però a monitorare il territorio capenate perché l’obiettivo di venire a capo del mistero resta urgente. La loro attenzione è ora concentrata ai campi intorno al lago che confinano con il comune di Fiano Romano. Qui il satellite Cosmo Skymed incontra più’ difficoltà a misurare eventuali cambiamenti di livello perché non ha molti punti di riferimento. Per ovviare alle carenze satellitari è stata programmata una campagna a terra, una indagine geofisica di dettaglio che conterà su un finanziamento dell’Autorità Metropolitana.
Fenomeni simili a Cretone e Orte
Il provvedimento dovrebbe essere pronto nei prossimi giorni. I sopralluoghi effettuati fino ad oggi infatti hanno certificato che i gas sono presenti e mostrano una moderata attività’ di risalita dal suolo, in particolare intorno al piccolo bacino, ormai quasi prosciugato. L’acqua che lo occupa attualmente è solo di origine piovana, e profonda pochi centimetri. Il resto è terra, fango e, appunto, gas. Le indagini dunque continuano visto che il fenomeno dei boati si è manifestato anche altrove, a Cretone, località nota per terme di acque sulfuree, frazione del comune di Palombara Sabina, peraltro vicinissima in linea d’aria a territorio capenate, e Orte in provincia di Viterbo. La vigilanza del tavolo tecnico composto da Ispra, Ingv, Cnr ed enti locali interessati, dunque si allarga. Non va ignorato il borbottio della terra su cui camminiamo.