"I'm feeling blue"

Oggi è il 17 gennaio. E allora? E allora vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare del Blue Monday, ovvero il terzo lunedì di questo mese che per molti sembrerebbe essere il giorno più triste dell’anno.
Sapete cosa significa l’espressione inglese: “I’m feeling blue”? Vuol dire proprio: “Sentirsi triste!” e da qui, come si può facilmente intuire, l’espressione attribuita al giorno odierno “Blue Monday”, per l’appunto “Lunedì triste”.

Ma perché diciamo che oggi è il Blue Monday?

Tutto sembrerebbe nascere nel 2005 quando la compagnia di viaggi Sky Travel diede avvio ad una campagna pubblicitaria volta ad invogliare i clienti ad acquistare biglietti aerei, sfruttando il fatto che quando si è più tristi si è proporzionalmente più propensi a pensare alle vacanze.
L’idea del “marchio” Blue Monday è nata dall’agenzia pubblicitaria Porter Novelli che, elaborando una sorta di equazione pseudo-matematica senza alcuna valenza scientifica ma non per questo meno geniale, ha etichettato il terzo lunedì di gennaio come giorno più triste dell’anno. D’altra parte, con ingredienti come: il freddo, le ferie e le vacanze appena terminate, la prossima festività che è troppo lontana, come dargli torto? E in più il lunedì non è esattamente il giorno più amato dalle persone. C’è del genio qui.
La compagnia di viaggi Sky Travel comunque sfruttò quest’equazione spacciandola per scientificamente vera creando così il mito del Blue Monday, ancora in vigore nei giorni odierni.
D’altronde, il condizionamento psicologico è uno degli strumenti più utilizzati in settori come il marketing e la vendita.

E voi?
Vi sentite dei puffi oggi?
(Ok, era pessima).

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