Nuovo versamento di schiuma nel fosso Gramiccia, tra Capena e Fiano Romano. Il video che immortala lo sfregio gira su facebook da questa mattina. Si vede la cascata di acqua lurida che alla fine del balzo trasforma il torrente in un contenitore bolle bianche , manco fosse una vasca da bagno. E’ un’offesa, un oltraggio, una provocazione. Ormai non siamo più all’episodio isolato ma ad una prassi ordinaria. Negli ultimi mesi come IlNuovomagazine abbiamo denunciato più volte la vicenda che va avanti da anni, riprendendo le immagini e le denunce  pubblicate dai cittadini. Ma senza che sia accaduto nulla. Ora siamo allo sberleffo. Chi scarica nel fossi i veleni delle sue macchine, conosce la situazione che crea , ha letto gli articoli, è  consapevole dei suoi atti. Inquina sapendo di farlo e volendo farlo compiendo cosi un atto delinquenziale contro l’ambiente e la comunità.

Forze dell’Ordine allertate

Sindaco e Forze dell’Ordine sembrano impotenti rispetto a questa sfida alla legalità. Sono state fatte indagini, i Carabinieri hanno anche elevato multe salate. Ma nulla sembra intimorire e tantomeno fermare questi untori seriali delle nostre terre e delle nostre acque. Quella schiuma dopo aver viaggiato nel Gramiccia va ad inquinare il Tevere.  E’ un danno incalcolabile al nostro presente e al futuro. Il vice sindaco di Capena Giandomenico Pelliccia è indignato per lo stato di cose e annuncia che a breve partirà un progetto di risanamento del fosso storico dei Capenati.

Il piano finanziato con 75 mila euro dalla ex Provincia

Siamo in continuo contatto con i Carabinieri forestali  che abbiamo incontrato ancora qualche giorno fa- dice – ci hanno esposto le problematiche del fosso e il lavoro che stanno svolgendo. Da parte  nostra ci stiamo impegnando, non solo mettendoci a disposizione delle istituzioni preposte ma cercando di mettere in campo azioni concrete. Grazie anche al lavoro del consigliere metropolitano Svetlana Celli, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 75mila euro per la pulizia del corso d’acqua. I lavori partiranno da qui a pochi mesi, tempo necessario per adempiere alle pratiche burocratiche”. Si spera che con l’occasione si porti a termine il censimento degli scarichi abusivi  che provengono dalla zona industriale di Fiano Romano e si cementifichino ben bene per evitare che questo obbrobrio prosegua. 

Trasformare i nove chilometri del Gramiccia in parco lineare

“Su questi temi – aggiunge Pelliccia – dovremmo avere la forza di fare fronte comune perché si tratta di salvaguardare un bene comune. Il fosso di Gramiccia non é solo un corso d’acqua che ha mostrato nel tempo la sua forza, ma é un contenitore di segni storici delle civiltà che hanno abitato questi luoghi, dagli etruschi ai saraceni ai romani, segni ancora oggi visibili. Percorrendolo possiamo trovare dalla mola dei saraceni a resti di muri di età romana. Il sogno sarebbe riuscire a costituire un parco lineare che possa mettere in mostra le sue ricchezze paesaggistiche e storico architettoniche. È un sogno, ma è pur vero che solo chi ha sogna spesso riesce a trasformare lo stato delle cose”.

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