Il latte, nel dettaglio quello vaccino, è tra gli alimenti più completi che possono essere consumati. Con il suo elevato contenuto di amminoacidi essenziali, grassi, minerali e vitamine aiuta a sostenere la crescita e lo sviluppo dell’organismo e, grazie a ciò, è riuscito a ritagliarsi uno spazio elitario nell’alimentazione umana. Tuttavia, al momento nella comunità scientifica è in corso un dibattito riguardante il ruolo del latte nell’insorgenza e nella prevenzione di alcune forme di tumore.
Ad ogni modo, a prescindere dalle risposte definitive sulle quali la scienza farà luce, il latte rimane un caposaldo della colazione di molti. Proprio questa fetta di consumatori gioirà alla notizia che un lavoro di ricerca sembri aver trovato un ulteriore vantaggio nell’assunzione di questo alimento. Nello specifico, uno studio del 2017 ha analizzato l’effetto preventivo esercitato dal latte nell’insorgenza delle carie. Come è già noto, gli acidi organici prodotti dalla fermentazione degli zuccheri presenti nel cavo orale e quelli presenti negli alimenti normalmente consumati, sono i principali responsabili dell’insorgenza di questa patologia. Il latte può offrire un aiuto contro questi agenti corrosivi? Da quanto emerge dalla ricerca, sì. Ed è in grado di farlo attraverso una duplice azione. In primo luogo, svolge un’azione tampone sugli acidi presenti nel cavo orale e, in secondo luogo, agisce da inibitore della fermentazione dei microrganismi cariogenici, garantendo così un blocco della produzione di acidi da questo processo. Chiaramente questo non significa che bere il latte può sostituirsi allo spazzolino, la sua azione è solo temporanea. Però, se appena finito di mangiare, presi dalla pigrizia, non ci si volesse alzare a lavare i denti si potrebbe sempre bere un bicchiere di latte e temporeggiare un po’, sicuri del fatto che il nostro smalto è al sicuro.