Il grave incendio che si è sviluppato ieri sera, martedì 5 luglio, che è proseguito per buona parte della nottata nella zona della Tiberina (che è stata chiusa) tra Prima Porta e Riano sta lasciando dietro di sé, oltre al danno ambientale, anche gravi ripercussioni sulla viabilità.
Il tratto della provinciale tra Prima Porta e la zona di Pian dell’Olmo questa mattina, alle ore 9.00 (mentre scriviamo), risulta ancora chiuso alla circolazione dei veicoli in entrambe le direzioni.
Come ci ha raccontato in questi minuti il sindaco di Riano Luca Abbruzzetti, intorno alle 3.00 di questa notte l’opera di Vigili del Fuoco e Protezione Civile, che per ore hanno lavorato sul posto, era riuscita a domare le fiamme (il 90% delle quali hanno interessato il territorio di Roma), al di là di un grosso albero che era crollato sulla strada.
Questa mattina, alle prime ore dell’alba, la scoperta di una tragedia nella tragedia: un uomo di Capena, che si era sentito male in serata e con la propria auto, dopo aver ottenuto il via libera al posto di blocco, voleva raggiungere l’ospedale a Roma, è stato trovato morto all’interno del suo veicolo, proprio ai bordi dell’incendio.
L’uomo, va chiarito subito, è deceduto a causa di un malore e non per l’incendio ma il posizionamento dell’auto in prossimità della zona interessata dalle fiamme ha provocato ulteriori ripercussioni nell’area, che vede la Tiberina ancora chiusa.
Su disposizione delle autorità, la salma verrà ora trasportata nella camera ardente dell’Obitorio di Roma (il luogo dove è stato ritrovato ricade infatti nel territorio della capitale), in attesa dell’arrivo dei familiari, che sono stati già avvisati.
Per ora il corpo, che è stato tirato fuori dall’auto, è ancora sulla Tiberina. Si tratta di operazioni complesse, che hanno anche risvolti burocratici, oltre a quelli compassionevoli per una morte così tragica.
Terminate le operazioni di trasporto della salma, la provinciale, chiusa ormai da dodici ore, nel corso della mattinata sarà riaperta al transito dei veicoli.