“L’eparina può rappresentare uno dei cardini della terapia anti-infiammatoria e già in passato era stata documentata la sua azione antivirale contro la Sars e il virus Zika. Ci sono studi cinesi che hanno dimostrato una attività antivirale diretta del farmaco che potrebbe agire quindi su più fronti contro Covid-19”. Lo ha affermato Pierluigi Viale, direttore dell’unità operativa di Malattie infettive dell’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, ospite di SkyTg24.
Viale sta conducendo uno studio, approvato dall’Aifa, per valutare gli effetti della somministrazione di dosi medio-alte di eparina per curare gli eventi trombo-embolici in atto nei pazienti colpiti da Covid-19, che spesso portano alla morte.
Una ‘fast-track’ per scovare chi ha è Covid-19 positivo ma ancora non ha avuto assistenza. “Andiamo a prendere i pazienti precocemente”.
E’ il progetto portato avanti in Emilia-Romagna dal Policlinico Sant’Orsola di Bologna, “un’idea maturata dall’osservazione relativa al fatto che abbiamo visto troppi pazienti arrivare in ospedale con condizioni di insufficienza respiratoria conclamata dopo giorni e giorni di malattia a domicilio. Per questo motivo – ha spiegato Pierluigi Viale – abbiamo deciso di cambiare strada e stanare i pazienti con l’infezione a casa loro“.
“Abbiamo applicato modelli diversi quando abbiamo affrontato il focolaio della città di Medicina, andando a casa dei pazienti. Su grandi città come Bologna e Reggio Emilia – ha aggiunto Viale – abbiamo utilizzato i medici di medicina generale per rintracciare i pazienti che poi facciamo venire nei check-point sparsi in città. Dove vengono valutati e visitati e, se in condizioni critiche, presi in carico“.