Dal 15 ottobre parte la campagna antinfuenzale. A livello nazionale, calcolano gli esperti, il virus colpirà almeno 6 milioni di persone. Nel Lazio il muro contro l’epidemia 2019/20 sarà costruito con il vaccino quadrivalente coltivato su cellule. Garantisce una maggiore efficacia e dunque un solido argine al diffondersi dell’epidemia. Per i cittadini over 65 il farmaco è invece del tipo coadiuvato che negli anni scorsi si è dimostrato il più adeguato. L’obiettivo della Regione quest’anno è di coprire il 54,5% della popolazione a rischio, molto più dell’anno precedente quando ci si è fermati al 52,3 e lontani dalla percentuale registrata nell’”anno nero” 2015, quando, in seguito al temporaneo ritiro del vaccino da parte dall’Aifa, la vaccinazione toccò solo il 49.7 della popolazione interessata.
IN PRIMA LINEA I MEDICI DI FAMIGLIA
In prima linea, al solito, medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e i servizi vaccinali delle Asl. La novità è costituita dal fatto che da quest’anno tutti coloro che non hanno effettuato la scelta del medico potranno vaccinarsi nei 34 ambulatori di cure primarie presenti sul territorio regionale ed aperti nei weekend e festivi. Inoltre, sempre i medici di medicina generale assicureranno, in base all’accordo stipulato nei giorni scorsi, un piano straordinario per la vaccinazione a domicilio per i malati cronici non deambulanti. “Il periodo migliore per vaccinarsi è tra la fine di ottobre e la metà di novembre – spiega la dottoressa Maria Corongiu della Fimmg Roma – consigliamo questo periodo perché il virus influenzale quest’anno “corre” e tende ad anticipare il suo corso come è già avvenuto nell’emisfero sud del mondo, Australia, Cile, Sud America.
INFLUENZA AGGRESSIVA CON FEBBRE ALTA
L’influenza si presenterà quest’anno con insorgenza brusca della febbre oltre i 38 gradi; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola). i virus che colpiranno gli italiani saranno i conosciuti ma non poco insidiosi. H3N2 e H1N1 con le vartianti B/Colorado e A/Kansas.
“Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni“. Lo ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi.