La schiuma che da dieci anni sommerge il Gramiccia veniva da un pozzetto abusivo nascosto tra i rovi e che scavalcava il depuratore dell’area industriale di Fiano Romano scaricando direttamente nel corso d’acqua a confine con il territorio di Capena.
Oggi l’ufficio stampa dell’Arma ha diramato un comunicato che illustra i primi provvedimenti derivati dalle indagini iniziate a maggio. E’ solo il primo step, ma porta chiarezza perché individua in modo definitivo le responsabilità dell’inquinamento che da almeno un decennio viene riversato nel torrente.
Le indagini dei Carabinieri forestali di S. Oreste hanno appurato che i reflui non entravano nell’impianto di depurazione ma finivano direttamente nel fosso tra Fiano Romano e Capena, riempiendolo di schiuma.
Un pozzetto nascosto tra i rovi
I controlli dei Carabinieri “hanno permesso di trovare un pozzetto, nascosto da rovi e difficilmente raggiungibile, dove i reflui, invece di affluire al depuratore finivano in un canale “d’emergenza” che scaricava il suo carico inquinante direttamente al fosso e da qui al Tevere. Questo costerà salate sanzioni amministrative per circa 37’000 euro per i contaminanti non pericolosi scaricati e per irregolarità nella tenuta delle scritture relative ai rifiuti. Inoltre i responsabili sono stati denunciati penalmente, ma tale reato verrà cancellato dalla Procura se saranno effettuati i lavori di adeguamento e pagata altra sanzione di 10’000 euro”.
Sarà l’Amministrazione comunale di Fiano Romano a dover assicurare che i lavori vengano effettuati e nel più breve tempo possibile.
“I Carabinieri hanno anche imposto una prescrizione immediata, facendo disostruire i canali che avrebbero dovuto alimentare il depuratore, ripristinando quindi il normale flusso dei reflui, e vigileranno sul corretto funzionamento del depuratore”.
E’ solo il primo step di una indagine che prosegue
E’ questo solo il primo passo di una indagine che è destinata a proseguire. Il piccolo fiume non è più orfano. La battaglia che il nostro giornale porta avanti da tre anni, grazie alla perseveranza e impegno di singoli cittadini ed in particolare della sentinella del Gramiccia, inizia a dare i suoi frutti. Oggi per la vicenda Gramiccia è un bel giorno. Il campo è libero da interpretazioni. I fatti sono accertati. Il controllo dei Cc è continuo, quotidiano, puntuale 24 ore su 24.
Ora servirà l’impegno dei comuni interessati. Fiano Romano che dovrà porre fine allo scempio, Capena che dovrebbe, come parte lesa, verificare che le disposizioni emanate vengano rispettate e ed eseguite. Vedremo, di certo c’è che il nostro impegno resta immutato.