Da decenni attore di cinema e teatro, nonché noto personaggio della televisione, Claudio Bisio esordisce nei panni di regista con “L’ultima volta che siamo stati bambini”, fuori nelle sale dal 12 ottobre.
Il film, che egli stesso fatica ad identificare in un solo genere, è stato tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, a proposito del quale il regista sottolinea di aver sentito il bisogno di dare delle facce “vere” a personaggi fatti solo di didascalie.
Così, adottando lo sguardo innocente e fantasioso di quattro bambini, interpretati da attori più che promettenti (Vincenzo Sebastiani, Alessio di Domenicantonio, Carlotta De Leonardis, Lorenzo Mc Govern Zaini) il film persegue, quasi sotto forma di un road movie, un obiettivo che Claudio Bisio stesso considera attuale: coltivare la memoria della Seconda Guerra Mondiale e della Shoah.
A questi, si uniscono attori più “adulti”: Federico Cesari (Skam, Tutto chiede salvezza) e Marianna Fontana (Indivisibili), i quali, in conferenza stampa, ricordano, scherzosamente insieme al regista, di aver affermato durante i provini di non aver mai fatto “commedie” e di non essere sicuri di sentirsi adatti per quei ruoli.
Il risultato è, però, più che efficace ed il film, nonostante qualche calo di ritmo ed un finale che lascia un po’ desiderare, è da vedere.