Sono sette i comuni della nostra area che andranno al voto per il rinnovo dei consigli comunali e per eleggere il nuovo sindaco a primavera, o più probabilmente, causa Covid, in autunno. Si tratta di Campagnano, Civitella S. Paolo, Fiano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Sant’Oreste, Filacciano. L’esito avrà ripercussioni sullo sviluppo futuro di queste colline e della Valle del Tevere, dove sono in pista di decollo grandi opere pubbliche e private per qualche miliardo di euro. Di nuovo sullo scacchiere politico c’è la Lega che alle politiche del 2018 è stata primo partito in molti centri diventando così il “centroboa” della destra anche nella nostra area. Ne abbiamo parlato con Fabio Sfefoni coordinatore provinciale della Lega degli Enti Locali, ex sindaco di Castelnuovo di Porto e già Consigliere Provinciale all’epoca della Presidenza Zingaretti.
Come vi state preparando per le elezioni amministrative in questa area?
Stiamo resettando l’organizzazione territoriale della Lega a livello provinciale in modo da presentare una proposta politica riconoscibile e chiara in ogni comune che andrà al voto. A questo fine sono in corso incontri con Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche presenti nei singoli comuni. Lavoriamo ad uno schieramento ampio dalla precisa identità e condivisione di valori. I Comuni di questa area hanno bisogno di concretezza nell’azione, idee chiare e trasparenza politica. La Lega sta costituendo i propri gruppi in ogni consiglio comunale come già a Castelnuovo e a Morlupo.
Sono in campo piani di sviluppo di grande impatto, dall’area logistica di Castelnuovo, ammodernamento Roma Nord, al nuovo insediamento Amazon a Fiano Romano. Che pensate di fare in merito?
Sono tutti progetti strategici e certo non siamo contro, ma privi di un tratto essenziale che li depotenzia: mancano di una visione d’insieme. Ogni Comune attualmente va per conto suo. I sindaci fanno il loro lavoro ma andare in ordine sparso crea caos, problemi di sostenibilità complessiva. Per esempio se non parte la viabilità di gronda tra Fiano Capena e Castelnuovo, la bretella Riano- S.P.Montefiore, che era una prescrizione per la nascita della zona di sviluppo sulla Tiberina rischia di creare il blocco della strada già oggi un imbuto. Manca la politica, quella capace di aprire un tavolo tra tutti i protagonisti per governare processi così complessi e che investono la vita di tutti i cittadini.
Nei Comuni più importanti come Fiano e Riano la Lega coma si sta muovendo?
A Riano, l’amministrazione di Lindo Vetrani ha lavorato bene, ma la vecchia coalizione non c’è più. La parte della vecchia Dc è uscita dalla maggioranza. Vetrani come candidato uscente credo riproponga la sua candidatura insieme alle forze di centro-destra e ed a movimenti civici. Il tavolo è aperto.
A Fiano invece?
Fiano per noi riveste un valore politico particolare. Li sta finendo un’epoca. La stagione amministrativa di Ottorino Ferilli è al termine, almeno come Sindaco, e la sinistra sembra si presenti all’appuntamento divisa in modo lacerante. Non è mai successo prima. Alle politiche del 2018 siamo stati primo partito. Sono in corso incontri per definire un’alleanza forte con Fratelli d’Italia, Liste civiche, Forza Italia. Schieramento unitario per un risultato storico. Oggi la roccaforte rossa della Tiberina è contendibile come lo furono Genzano, Bologna, Siena.
A Campagnano il sindaco della Lega è in bilico.
L’attuale Sindaco non è, ad oggi, della Lega. E’ una divisione dettata più da dinamiche interne alla Giunta che da motivi politici. Lavoriamo sempre a superare la frattura. Lavoro con la Lega nella speranza di ridare dignità alla politica, riportarla al centro della scena, abbandonando personalismi e assumendosi la responsabilità delle proprie appartenenze. Lo considero un fatto di trasparenza e correttezza rispetto ai cittadini. Ne hanno tutto il diritto.