E’ questa la settimana del ritorno. Per le feste di ferragosto nei paesi della valle si riempie la  casa dei genitori, si rianima quella dei nonni, della zia, si riaprono quelle ormai vuote, se non sono state vendute.

E’ quasi un impulso primordiale, ripararsi, guardarsi, stare insieme nei giorni  del passaggio di stagione. Tifare che arrivi il primo temporale. Seguire le processioni, passeggiare per bancarelle, indugiare al bar per il gelato,  lasciarsi guidare dalla musica, tenere il naso in su per i fuochi pirotecnici e incantarsi come da bambini. Insieme. A pranzo l’attesa è per il menù della nonna, sapori e pietanze della festa, le fettuccine fatte a mano,  il ragù cotto lento lento con i pomodori fatti da poco, la lasagna, il pollo con le patate. Riappare il coniglio alla cacciatora.

 

Giorni di quiete, buoni per stare insieme

Le grandi dormite dei ragazzi, la felicità di alzarsi dal letto e sapere che tutto è pronto, che proprio non c’è nulla da fare se non oziare. Saranno loro a regalare ai vicoli lunghe notte animate di scherzi, il campionato che sta per iniziare, sogni e amori. Le uniche dell’anno. Sono quelle fertili, quelle in cui il seme della memoria e del ritorno trova spazio per nuove radici. Per gli adulti è indugiare nei volti delle persone che si incontrano, scorgere i segno del tempo che passa, ritrovare il sorriso di quella ragazza con il trench giallo che ti faceva sfidare le ire dello spinone nervoso quando passavi vicino al recinto del cavallo a cui faceva la guardia pur di vederla. Tornare è una pulsione antica e Ulisse il suo cantore. L’approdo a giorni di quiete 

Camminare nei sentieri della propria biografia sentimentale

Camminare leggeri nei sentieri della propria biografia sentimentale. E’ un  rito che in questi giorni si ripete. Dopo la sospensione imposta dalla pandemia. La voglia di riviverlo sa di liberazione da un incubo durato troppo. E magari scriverne una nuova per chi nei paesi della valle è venuto a vivere da pochi anni.

A Morlupo torna il palio, a Capena la processione dell’Incontro,

A Morlupo i giorni di festa sono cinque e dopo circa 20 anni torna il Palio, tre i santi festeggiati. Si inizia il 13 agosto con il trekking nel borgo, il 14, alle 18.30 la processione di S. Maria, alle 21 in piazza Diaz La Traviata di Giuseppe Verdi. Il 15 giocolieri e musica. Il 16 agosto si celebra S. Rocco e il Palio dell’Assunta che si terrà in via S. Michele alle 16.30. Il 17 si chiude la maratona ferragostana di Morlupo con la festa S. Liberato.

A cinque chilometri di distanza, alle 21 nella via centrale di Capena, il 14  torna la processione dell’Incontro, una delle manifestazioni religiose più toccanti del Lazio, e poi la notte magica con musica e spettacoli nelle piazzette fino al lambire le luci dell’alba.

Torrita si festeggia  S. Rocco, a Ponzano il jazz  della Garrison

A Torrita il momento centrale è rappresentato dalla festa di S. Rocco compatrono del piccolo centro tiberino.  La Solennità dell’Assunzione della B.V. Maria e successivamente della Festa di San Rocco si svolgono tra riti religiosi ed intrattenimento, spettacoli musicali con la presenza di uno stand gastronomico funzionante per tutto il periodo delle festività. A Ponzano il 14 secondo appuntamento con il jazz internazionale. Suona Joy Garrison e il suo quartetto. Sul palco un pezzo di storia dle jazz, Joy infatti è figlia  di Jimmy Garrison lo storico bassista del quartetto di John Coltrane. Sotto le stelle a Ponzano ingresso gratuito.

Stare insieme. E’ fortunato chi ha un posto a cui tornare per accarezzare la  memoria e filarne di nuova tra sacro e profano. E la musica che gira intorno regala magia.

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