C’erano Danilo Cataldi e Wallace, el Tucu Correa e Luiz Felipe, c’era l’aquila Olympia, posata sul braccio del fido Juan Bernabè. Gli occhi dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Barbara Rizzo, di Formello, stamattina erano tutti per loro. Tutti gli alunni della Scuola Media Roberto Rossellini e le quinte della scuola primaria sono stati infatti protagonisti dell’appuntamento “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport“. Un vero e proprio tour biancoceleste tra i banchi delle scolaresche della provincia di Roma e non solo.
Un’iniziativa che mira alla promozione della cultura sportiva, diffondendo quei principi sanciti nella Carta Olimpica: crescita psico-fisica sana, pratica leale, non violenta, educata, tesa a creare gli adulti del domani e ad insegnargli comportamenti rispettosi nei confronti dell’avversario e delle istituzioni. “Ringrazio l’Istituto, il Comune e tutti i presenti per averci invitati – ha iniziato il Team Manager della Lazio, Maurizio Manzini – spesso quando veniamo accolti dalle strutture scolastiche spesso veniamo ringraziati. In realtà siamo noi a dovervi ringraziare perché quando veniamo in mezzo a voi ci immergiamo nel vostro entusiasmo e nelle vostre speranze. E, così facendo, assorbiamo tutte le vostre energie“.
L’appuntamento, voluto fortemente dal sindaco Gian Filippo Santi e dall’assessore alla Scuola Cinzia Bonafede, ha visto coinvolti quattro calciatori della squadra di Mister Inzaghi. Il più richiesto dai ragazzi è stato il nuovo acquisto Correa, tra domande sul razzismo (“Non ci sono mai stati episodi di questo tipo o di violenza all’interno del nostro spogliatoio“) e sulle difficoltà della vita da calciatore (“Ho lasciato casa mia da piccolo e sono stato lontano dalla mia famiglia, non è stato bello ma oggi sono contento di dove sono arrivato“). Curiosità e sogni, attualità e passato, per un due ore vivaci e interessanti davanti ad oltre cento alunni.
“Sono occasioni che fanno bene, ci danno entusiasmo, che è quello che serve per giocare – dice Danilo Cataldi, classe 1994 cresciuto a Roma e tornato a Formello dopo una parentesi al Benevento e al Genoa – Ero piccolo quando ho indossato la prima volta questa maglia. Venivo da un piccolo quartiere e mi sono ritrovato in un grande Club nel quale avrei voluto giocare da sempre“.
Al centro delle domande dei ragazzi e dei docenti, ovviamente, il calcio e le sue implicazioni sociali. “Lo sport unisce – ha detto ancora il centrocampista – In tutti i campionati ci sono tanti stranieri. E si collabora insieme per raggiungere gli obiettivi di squadra. Lo sport aiuta a dimostrare che non ci sono diversità tra le persone”.
Al termine della manifestazione è arrivato anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito: “Iniziative così fanno bene ai ragazzi ma soprattutto ai calciatori – ha detto – vogliamo portare in giro per la regione i nostri valori”. Per prenotarsi e per avere tutte le informazioni sul progetto Lazio nelle scuole basta visitare la pagina dedicata sul sito biancoceleste. Basta un’email per regalare due ore di sogni, batticuore e occhi sgranati.