Da oggi fino al 1° ottobre alcuni dei luoghi più belli della capitale ospiteranno per la prima volta 8 sculture monumentali di Fernando Botero, l’artista colombiano scomparso lo scorso anno, universalmente riconosciuto per le sue iconiche figure voluminose.

 

Le opere allestite nel cuore di Roma sono ‘Donna seduta’ del 1991 e del 2000 a piazza Mignanelli; ‘Gatto’ davanti alla Basilica di San Lorenzo in Lucina; ‘Donna distesa’ e ‘Venere addormentata’ alla Terrazza del Pincio; ‘Cavallo con briglie’ a largo San Carlo; ‘Adamo’ e ‘Eva’ a piazza del Popolo.

 

L’arte – ha detto la figlia dell’artista Lina Botero, curatrice della mostra citando le parole del padre – deve produrre sopra tutto piacere”. Deve essere “un’oasi di gioia nelle difficoltà della vitaPer lui – ha continuato – il più grande regalo era vedere il sorriso sul volto di chi apprezzava la sua opera. “Questa mostra rappresenta la prima grande esposizione dopo la scomparsa di mio padre il 15 settembre dello scorso anno. Sarà la prima di molte altre perché il nostro impegno – ha sottolineato – è di continuare a promuovere il suo straordinario talento artistico”.

Lina Botero, figlia del grande artista colombiano e curatrice della ‘mostra diffusa’ a Roma.

Visi rubicondi, braccia tornite, pance strabordanti: queste sono le figure ideate dall’artista Fernando Botero (Medellín, 1932 – Monaco, 2023), sia nei suoi dipinti che nelle sue sculture. Fisicità importanti che, nel corso carriera, sono diventate la sua cifra distintiva: come spiegò in una intervista lo stesso artista, quello che dipingeva o scolpiva non erano personaggi in sovrappeso, ma il loro volume, di cui era ‘dolcemente’ ossessionato.

Urban Vision Group, partner dell’iniziativa organizzata dall’assessorato alla Cultura del Municipio I di Roma, amplificherà la visibilità della mostra trasmettendo sui monitor la mappa dei luoghi in cui sono esposte le 8 opere. Trasmessa sui maxi led posizionati in zone centrali della città in prossimità delle sculture, farà in modo che l’incontro casuale con una di esse possa trasformarsi nell’occasione di proseguire la scoperta delle altre opere e delle altre piazze seguendo le indicazioni.

 

Nato a Medellin, in Colombia, nel 1932, Fernando Botero ha tenuto la sua prima mostra personale nella Galería Leo Matiz a Bogotà nel 1951, all’età di soli 19 anni. Nel 1952, viaggia in Europa, prima in Spagna e poi in Italia, dove studia le opere dei pittori del Rinascimento Italiano, in particolare Piero della Francesca e Paolo Uccello. È durante questo periodo che l’artista razionalizza la sua inclinazione naturale verso il volume, che era evidente anche nei suoi lavori precedenti, ispirati in parte dall’arte precolombiana e coloniale spagnola.

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