Giano Bifronte da giovedì  ha trovato posto nei muri scrostati di Ponzano. Lo ha rimesso nel cuore della valle il writer Ligama, uno dei più famosi in Italia. E’ il secondo murales che realizza nel paese. Il primo raffigura S. Sebastiano uno dei santi più venerati dalla comunità. La parete che da giovedì ospita i due volti di Giano è a pochi metri da quella del Santo. Presidiano insieme l’ingresso del paese, all’inizio della salita che porta al centro storico. Raccontano l’identità del piccolo centro tiberino. S. Sebastiano ha una chiesa dedicata e gode di grande venerazione, Giano invece è il dio degli inizi, delle porte, e dei paesaggi. Come dire che quel luogo è  il suo posto naturale.

I due volti di Giano legano il mito al presente

I testi che abbiamo consultato per saperne un po’ di più parlano di una divinità misteriosa, poco conosciuta. Ma nel mito romano Ianus Bifrons   è dio degli dèi e anche Pater, re del Lazio. Tra i pochi dei romani a non  derivare dal pantheon greco. Dona agli uomini e alle donne delle terre dove regna, e senza distinzione alcuna, la “civiltà”. E’ un dio positivo, benefico e magnanimo. Ma c’è di più  Giano è padre di Tiberino dio del Tevere, avuto dalla Ninfa Camese, il fiume che è tutt’uno con la  terra dove sorge  Ponzano. Così l’opera di Ligama lega il mito  al presente. Sottolinea il nuovo inizio basato sull’arte come strumento principale per il recupero del centro storico. Lo stile del writer catanese è morbido, rispettoso dei colori della terra dove inserisce i suoi lavori. Le opere dialogano con il contesto urbano in modo naturale e non invasivo. I due volti di Giano giocano con la luce tanto da assumere, a volte,  verso il tramonto, una dimensione in rilievo. Magie del murales di Ligama e forse anche del misterioso dio felice di essere tornato nelle terre del suo regno. 

VIDEO : LIGAMA CREA GIANO

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