Fuori ci sono i lupi  di Veio a caccia. Sono agitati e frementi, sanno che in questa stagione  di nascite le prede abbondano. Seguono la loro natura. Sono un bel numero. Il monitoraggio della popolazione presente in Italia e dunque anche nel Lazio, iniziato ad ottobre 2020, si concluderà tra pochi giorni, ma già trapela che il numero dei predatori nella penisola è molto più alto delle attese.

Nella stagione delle nascite, lupi frementi 

La cinghialina dunque se ne sta dentro le mura del condominio-villaggio e allatta serena sdraiata sul prato. Sta a suo agio e non mostra segno alcuno di volersene andare. Fuori il pericolo è grande. L’istinto la inchioda a quel fazzoletto di terra sicura.

Come si vede nella foto i cinque cuccioli si nutrono di gusto all’ombra del pino. Ieri aveva cambiato postazione ancora una volta, è la terza. Venerdì un sopralluogo  dei carabinieri forestali di S.Oreste ha verificato la situazione e scoperto il nuovo nido. L’animale non è stato contento ed è entrato subito in difesa. Continua così l’occupazione dello spazio esterno del caseggiato di Morlupo. La femmina di cinghiale lo ha ha trasformato in un tranquillo reparto maternità. Fuori i condomini, fuori le loro vetture, fuori tutto. I cuccioli devono mangiare e crescere. Prima la vita insomma. Tra i residenti però inizia a fare breccia una certa insofferenza. Va bene l’ospitalità ma, come dice il proverbio, dopo un po’ l’ospite inizia ad essere ingombrante. I giorni di protezione accordati dalla bolla firmata dal sindaco stanno ormai per scadere, ma la mamma cinghiale sembra obbedire a un solo imperativo: proteggere la prole.

Meglio non dare cibo

C’è solidarietà di parte dei condomini che però è nociva, rischia di complicare la soluzione della vicenda. Molti hanno gettato dalle finestre pagnotte di pane, ma pur comprendendo le buone ragioni del gesto  non è la cosa più giusta da fare. Tanto che uno dei residenti, la signora Scilla Gussoni, ha sentito il dovere di affiggere un cartello pregando tutti “di non gettare rifiuti alimentari alla cinghialetta. Facendo cosi  – ha avvertito – si rischia di attirare altri cinghiali e la situazione potrebbe diventare pericolosa, mentre con poco cibo e acqua  la mamma porterà via i cuccioli appena saranno in grado di allontanarsi. Si tratta di avere pazienza per pochi giorni”. 

Si tratta di avere pazienza. Domani si decide lo sfratto

Parole di semplice e sereno buon senso, “si tratta di avere solo un po’ di pazienza”, sembra poco ma si tratta di cose preziose in questa epoca frettolosa, il tempo che la mamma si senta abbastanza forte e sicura per tornare nella terra dove vagano lupi in cerca delle preda preferita: i suo figli.

Spiega Andrea Lunerti: “Oggi ho donato agli abitanti della palazzina una rete utile a separare il cortile dal giardino dove si è sistemato l’animale. Garantisce una parziale praticabilità dello spazio  condominiale. Ma la coabitazione non è tra le soluzioni possibili. Lunedì scade l’ordinanza comunale, in qualche modo si cercherà di convincere mamma cinghiale ad andar via.  Speriamo bene, ho l’impressione che non sarà facile, li sta bene, si sente protetta”.

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