Nella notte dei tempi un astro meraviglioso, il Sole, pieno di energia, di luce e di calore vagava nel cosmo, alla ricerca del suo perché. Durante questo lungo viaggio nel buio dell’infinito, incontrava pianeti aridi e la sua energia si disperdeva. Finalmente i suoi raggi raggiunsero un pianeta azzurro, diverso dagli altri. L’acqua, Madre Mare, li accolse e scoppiò la vita”.
Così ama descrivere la nascita della vita e il suo legame imprescindibile con l’acqua Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo Onlus, associazione ambientalista che da quasi quarant’anni si batte per la tutela del mare e del suo ecosistema.

LA VITA NEL MARE

La vita nacque milioni di anni fa proprio nell’acqua, in questo straordinario “liquido amniotico” che ricopre il 71% della superficie terrestre. Qui la prima cellula si è scissa, si è moltiplicata e ha popolato il pianeta diventando piante, fiori, uccelli, insetti, uomini. L’acqua è molte cose: fonte di vita, dimora, via di trasporto, regolatore del clima, risorsa globale, necessità vitale. Tutte le reazioni chimiche e i meccanismi di trasporto all’interno delle cellule viventi avvengono in presenza di acqua.

I BENEFICI DELL’ACQUA

I benefici dell’acqua per la serenità psico-fisica dell’uomo non sono una novità. Poiché si pensava che la vicinanza al mare potesse avere influssi positivi sui pazienti, già nel Diciottesimo secolo gli ospedali venivano costruiti in punti strategici. In età vittoriana i medici iniziarono a prescrivere la cura “aria di mare” per ogni tipo di problema, dalle complicazioni polmonari fino ai disturbi legati alla salute mentale.
Il mare consente all’uomo di nutrirsi, di lavorare, di conoscere e di sognare. Esiste, infatti, una spiegazione scientifica per cui la connessione tra mare e cervello è fortissima: vicino all’acqua la mente umana produce sostanze chimiche alla base di sensazioni come il senso di appagamento e di felicità. C’è un risvolto terapeutico e benefico anche nel semplice bagnarsi i piedi nell’acqua di mare!

MARE: IMMENSO BENE DA TUTELARE

Gli oceani del mondo, la loro temperatura, la composizione chimica, le correnti e il loro corso, influenzano quel complesso sistema globale che rende la Terra un luogo vivibile per il genere umano. Per questo motivo è quantomai necessario agire concretamente per la salvaguardia di questo immenso bene, essenziale per l’equilibrio naturale del pianeta e per la sopravvivenza delle future generazioni. Assistiamo sgomenti alle conseguenze drammatiche dei cambiamenti climatici, causati dall’azione, prima miope e poi distruttiva, dell’uomo, che priva costantemente l’ambiente delle sue preziose risorse, minacciando la biodiversità.
Dobbiamo ricordare che il mare, da solo, produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe 1/3 dell’anidride carbonica, quando è in buona salute. Perché ciò sia possibile, è necessario andare verso un futuro sostenibile, partendo proprio dai piccoli gesti quotidiani che, nel tempo, determinano i grandi cambiamenti.

IL MARE NEL MITO E NELLA STORIA

Il rapporto dell’uomo con il mare è stretto, percorre la Storia e sconfina nel Mito.
Per lunghi secoli le superfici oceaniche e gli abissi marini hanno rappresentato il luogo dell’ignoto, affascinando in modo profondo e stimolando la fantasia di poeti, scrittori, musicisti e artisti.
Nei tempi più antichi il mare era espressione della potenza divina che arrivava a punire i mortali per il loro ardire con tempeste e maremoti. Nella letteratura classica era l’ostacolo che l’eroe avrebbe dovuto affrontare nella sfida per la conoscenza. Varcare il confine tra terra e mare significava oltrepassare il limite del mondo conosciuto.
Vengono in mente viaggi avventurosi e epici di personaggi leggendari alla scoperta di continenti e luoghi inesplorati. Nella storia dei popoli i traffici marittimi delle merci hanno da sempre favorito gli scambi e le contaminazioni sociali e culturali, determinando lo sviluppo delle arti e dei mestieri e rafforzando legami tra le diverse civiltà.

I CAPOLAVORI CHE PARLANO DEL MARE

Nei capolavori dell’arte e della letteratura la sua funzione vitale è universalmente esaltata.
La nascita di Venere” di Sandro Botticelli sta proprio a simboleggiare la potenza generatrice della natura: dalla spuma marina nasce, infatti, la dea che, in piedi su un guscio di conchiglia, appare in tutta la sua purezza e perfezione.
Il mare è culla della meditazione umana: “e il naufragar m’è dolce in questo mare”, scrive Giacomo Leopardi, lasciandosi ispirare dal senso di smarrimento di fronte all’infinita distesa acquorea. Nelle sue acque si ripongono sogni, speranze, paure, nostalgie. Il mare rende liberi, dice Charles BaudelaireUomo libero, sempre amerai il mare!”. Ernest Hemingway ne “Il vecchio e il mare” analizza il legame viscerale tra il protagonista e l’oceano in cui pesca: “Pensava sempre al mare come a la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano. A volte coloro che l’amano ne parlano male, ma sempre come se parlassero di una donna”.
Scrive, infine, Andrea Camilleri: “Sono nato e cresciuto a cento metri dal mare. Ricordo di un viaggio con mio padre. Ero piccolo. Quella notte, la prima lontano da casa, mi rigiravo nel letto e mio padre mi chiese: non riesci a dormire? No, non sento il rumore del mare. Ecco, se lo conosci, il mare te lo porti dentro per sempre“.

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