Matteo Cicinelli

Se il calcio, gli Europei e l’Italia vi hanno deluso, di tennis non capite nulla e l’atletica leggera non fa per voi, per questa estate abbiamo un consiglio da darvi. Segnatevi una disciplina: quella del pentathlon moderno. E segnatevi un nome: quello di Matteo Cicinelli, che da Capena vola a Parigi per qualcosa che vale di più di una medaglia. Qualcosa che ha a che fare con i sogni.

Partiamo dalla fine, dalla notizia di quel biglietto per Olimpiadi estive staccato qualche settimana fa. Partiamo da Capena, il paese dove Matteo Cicinelli vive e che lo accompagnerà in questa “trasferta” olimpica. “Complimenti Matteo per questo bellissimo traguardo raggiunto – si legge sulla pagina Facebook del comune – Importante per te, per i tuoi grandi sacrifici, per la tua famiglia. Questa partecipazione riempie di orgoglio la nostra comunità”.

 

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Non ci sono parole per descrivere l’emozione di aver raggiunto questo incredibile traguardo – ha scritto l’atleta sul suo profilo Instagram – Dopo anni di sacrifici, duro lavoro e dedizione, il sogno è diventato realtà! Voglio ringraziare lo staff tecnico, medico, il CS Carabinieri, la FIPM, la mia famiglia e tutti coloro che mi hanno dato sostegno lungo questo percorso. Prossima fermata: i Giochi Olimpici”. Una strada lunga, dicevamo. Iniziata nel 1998, quando Matteo Cicinelli nasce a Roma, e poi passata per il CPO di Montelibretti, dove all’età di 6 anni inizia ad allenarsi. La disciplina, almeno per adesso, è solo il nuoto. “Ma mi riusciva abbastanza beneha raccontato in questa intervistacosì mi hanno consigliato di introdurre gli altri sport come la corsa, poi il tiro e, progressivamente, gli altri due…”.

Sì, perché il pentathlon moderno mette insieme nuoto, corsa, equitazione, tiro a segno e scherma. Si chiama così per distinguerlo da quello antico, tradizionale, composto da lotta greca, salto in lungo, lancio del disco e del giavellotto e stadion, la gara di velocità su circa 176 metri. “E’ una disciplina che non riceve le attenzioni e le possibilità che merita. Secondo me, il Pentathlon Moderno è affascinante e seguirlo per un’intera giornata può regalare emozioni uniche. Nelle scuole si parla in assoluto poco di sport, se non di calcio… Le pubblicità non parlano mai di ‘sport minori’ come il nostro e questo lascia sempre molta amarezza”. L’ultimo italiano a vincere una medaglia fu Carlo Massullo, argento alle Olimpiadi di Seul 1988, quattro anni dopo aver conquistato il bronzo, alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, quando sul gradino più alto del podio arrivò Daniele Masala.

Nomi importanti del pentathlon italiano, così come importanti per Matteo Cicinelli sono quelli di Ivan Lo Giudice e Gabriele Macioce, i primi istruttori, quelli che lo hanno guidato nei primi anni e che continuano a farlo tutt’ora. Sulla pagina del Coni si leggono i suoi risultati giovanili: due bronzi, agli Europei Youth a Praga nel 2015 e ai Mondiali Juniores in Ungheria nel 2017. Il 2015 è l’anno del grande salto: arriva il debutto ufficiale nel circuito maggiore, in Coppa del Mondo. Qui ottiene il suo miglior piazzamento ad Ankara nell’aprile del 2024, un quarto posto che gli permette di attestarsi nei posti di vertice del ranking mondiale. A Parigi si aggiunge alla squadra italiana composta da Elena Micheli, bicampionessa mondiale e vincitrice a giugno 2023 della finale di Coppa del Mondo, Alice Sotero e Giorgio Malan, con il quale proprio in questi giorni Matteo Cicinelli è impegnato nei Campionati Europei.

Matteo Cicinelli. Fonte Foto: SportFace
Matteo Cicinelli. Fonte Foto: SportFace

Sogni? Di certo ogni atleta punta alle Olimpiadi…” rispondeva timido Matteo Cicinelli in un’intervista del 2017. Ora sono passati 7 anni e le Olimpiadi sono diventate realtà. Tra campioni come Tamberi, Jacobs, Egonu e maestri del calibro di Velasco. Dopo tanta strada, forse anche più lunga di quella che da Capena porta a Parigi. Una strada fatta di sacrifici, di allenamento, di passione, di sogni. Una strada che da queste prime Olimpiadi porterà chissà dove.

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