È ormai da tempo che si parla di rendere il nostro Paese indipendente a livello energetico, di usare le rinnovabili per soddisfare la domanda energetica nazionale, limitando così la dipendenza da altri Paesi e le emissioni di anidride carbonica.
Ma tutto questo è veramente possibile in un Paese come l’Italia, o è un qualcosa che funziona solo nei Paesi più virtuosi d’Europa?
La risposta è sì, è possibile! A dircelo è una regione un po’ sottovalutata: il Molise.
Il Molise nel 2021 ha prodotto, da fonti rinnovabili, più del doppio dell’energia necessaria alla Regione per funzionare. Da quanto emerge dal confronto dei dati pubblicati da Terna, il Molise ha prodotto 2.9 GWh puliti, a fronte degli 1,36 GWh necessari a soddisfare il fabbisogno interno. In particolare, 1.720 GWh dal termoelettrico, 718 GWh dall’eolico, 245 GWh dall’idrico e 221 GWh dal fotovoltaico.
Nello specifico i consumi totali della Regione (1.36 GWh) sono suddivisi in: 46 GWh per il settore agricolo, 285 GWh per le case, 719 GWh per l’industria e 312 GWh per il settore dei servizi. I consumi delle due province (per settore) sono suddivisi nel seguente modo: Campobasso: 491 GWh (Industria), 218 (Servizi), 209 (Domestico), 40 (Agricoltura) – per un totale di 958 GWh; Isernia: 229 GWh (Industria), 94 (Servizi), 76 (Domestico), 5 (Agricoltura) – per un totale di 403 GWh.
Insomma, il Molise ha molto da insegnare in materia di energie rinnovabili.