Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, sono molti i comuni che si sono mossi per aiutare i rifugiati in diverse modalità. Uno di questi è Morlupo, che a partire da settembre darà il via ad un nuovo progetto di integrazione. Ne abbiamo parlato con Anna Cecchitelli, assessore con delega a Scuola, Sociale e delega alla Gentilezza. Il progetto si chiamerà “A braccia aperte”(https://comune.morlupo.roma.it/wp-content/uploads/2022/08/A-braccia-aperte-Unito.pdf). Il comune di Morlupo ha sin da subito cercato di lavorare nell’ottica dell’accoglienza, prendendo i contatti con diverse strutture del territorio come i Patri Teatini, i Padri Rogazionisti e una parte della RSA di zona. Successivamente, l’attenzione si è concentrata sulle numerose famiglie che hanno ospitato i cittadini ucraini: sono nuclei che hanno accolto minori, donne con bambini e anche alcuni adulti. Attualmente, le famiglie ospitanti sul territorio sono circa 20. Il sindaco di Morlupo le ha incontrate in comune, per recepire anche i bisogni delle persone ospitate. Si tratta, banalmente, di un problema legato alla comprensione e all’apprendimento della lingua italiana ma non solo. C’è anche il discorso dei bisogni psicologici, percepiti immediatamente come derivanti da un trauma molto importante. I bambini specialmente avevano e hanno necessità di sentirsi integrati, per questo alcuni di loro si sono iscritti nelle scuole di Morlupo. In particolare, il Consiglio Regionale del Lazio ha aperto un bando per promuovere il sostegno e l’integrazione rivolti alle famiglie ucraine, al quale il comune di Morlupo ha partecipato. Il progetto si articola in tre punti principali: dare l’opportunità alle famiglie ucraine di prendere lezioni di italiano, per permetterne l’inserimento nella realtà culturale italiana. Questo, sia per i bambini non accompagnati che alloggiano presso famiglie ( principalmente parenti ) sia per le persone adulte nel caso siano accompagnati. Altro obbiettivo è dare supporto psicologico alle persone accolte, seguito da una serie di attività ricreative integrate. In particolare, quest’ultimo punto prevede la presenza di animatori e coinvolge anche bambini italiani, nell’ottica di ottenere una completa e corretta integrazione. Il comune di Molrupo si è accordato con i padri Teatini per ottenere una struttura idonea a questo nuovo progetto di integrazione, con locali riscaldati affinché possano essere avviati dei laboratori anche nella stagione invernale. Il progetto inizierà il 3 settembre e andrà avanti fino al 31 dicembre. È previsto anche il supporto di un mediatore culturale e l’ausilio di strumenti come libri di testo idonei, che potranno essere utilizzati come facilitatori per favorire l’integrazione e l’apprendimento.

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