Una mappa interattiva che aiuta i cittadini a trovare il punto vendita che ha mascherine, gel, guanti e termoscanner disponibili e le farmacie che li hanno, a farsi trovare. Questo il principio che c’è dietro la piattaforma trovamascherine.org, sviluppata e testata principalmente nelle province di Asti e Alessandria, da dove provengono due dei 4 fondatori che attendono un ok dalla categoria dei farmacisti: «Siamo in contatto con la Federazione dell’Ordine farmacisti italiani e con Federfarma per ottenere il patrocinio – spiegano in un’intervista all’Adnkronos -. L’abbiamo pensata come un servizio per i cittadini ma anche per gli stessi farmacisti che anzi attraverso questa applicazione possono ottenere visibilità».

«L’applicazione è nata come una web app, non deve essere quindi scaricata sul cellulare ma è possibile accedervi direttamente sul sito – spiega Giovanni Fassio, consulente strategico -. Ieri abbiamo lanciato dei test solo per persone over 60, stiamo chiedendo loro cosa cambierebbero per accedere alla piattaforma in modo più semplice e migliorarla. Già esistono in diversi Paesi applicazioni simili e noi abbiamo una azienda alle spalle, la Buildo.io, che sviluppa software molto complessi. Abbiamo strutturato trovamascherine.org dal giorno 1 per reggere fino a 50mila punti vendita, ora la vera domanda è quando le farmacie ci daranno il via libera, senza il quale non è possibile attivarle. Siamo in contatto con l’ordine dei farmacisti italiani e con Federfarma per ottenere i consensi e a breve attendiamo una risposta».

Come si aderisce all’iniziativa? «Semplicemente cliccando sul sito, su un visibilissimo pulsante dedicato – risponde Fassio – entro un’ora viene attivata l’adesione della farmacia (le abbiamo già tutte a sistema): il consenso è necessario, vista anche l’esigenza di tutelare i dati personali, e abbiamo già dovuto rimuovere più di un malintenzionato. Tutte le farmacie hanno un sistema It di supporto, gestito da organizzazioni come Federfama, Farmacisti associati Piemonte, Farma Uniti. Per Asti, ad esempio, dove siamo partiti in concreto, abbiamo chiamato direttamente l’associazione che ci ha dato il consenso e da quel momento abbiamo potuto attivare in blocco circa 200 farmacie. Attivare il servizio è velocissimo, così come aggiornare i dati dei dpi a disposizione, ma allo stesso tempo si evitano tante chiamate di utenti che chiedono se ci sono o meno disponibili mascherine o guanti. I cittadini trovano le risposte nella piattaforma ed evitano così di girare a vuoto».

Mandelli: servizio a favore del consumatore e del professionista

Positivo il commento di Andrea Mandelli presidente della Fofi: «È una iniziativa che nasce da quattro giovani italiani che vogliono dare una mano al Paese in un momento così delicato e lo fanno nel modo migliore, mettendo a disposizione le loro intelligenze per dare uno strumento che connette facilmente la domanda con l’offerta senza far perdere tempo alle persone e cercando di evitare momenti di contatto e di maggiore esposizione dei cittadini che possono trovare i dispositivi di protezione in maniera più snella e senza perder tempo. La piattaforma – aggiunge Mandelli – va a favore di un consumatore che ha bisogno di informazione, di un professionista che può risolvere dei problemi nel momento in cui si sa dove trovare i dispositivi senza girare all’impazzata. È gratuita, non ha fini di lucro, non traccia le persone».

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