Il Comune di Nazzano ha vinto. La rocca della sua identità diverrà proprietà pubblica. Da molti  anni Castello Savelli e annessi era negato alla vita del piccolo borgo tiberino. Ridotto a buco nero, eterno cantiere  sospeso sulla Valle, ostaggio di una proprietà incapace di  tutelarlo e valorizzarlo. 

Tar Rieti pignora rocca e annessi

Il Tribunale di Rieti con sentenza dello scorso 21 novembre infatti ha stabilito l’esecuzione forzata con pignoramento immobiliare di tutto il complesso costituito dal maniero del 1200, locali di servizio , abitazioni e da anni della società Cesmil.  La decisione del tribunale amministrativo  è stata assunta in seguito al non pagamento da parte della proprietà  di un decreto ingiuntivo per un totale di  un milione 400 mila euro. La somma era dovuta in base alla convenzione con la quale negli anni precedenti il Comune aveva rinunciato, forse con troppa leggerezza ed eccessivo realismo, ai suoi diritti sul bene che rappresenta il segno secolare  e distintivo della comunità.  Il processo di fronte al Tar è andato avanti  per cinque lunghissimi anni ed è stato intentato dal consiglio comunale in carica dal 2014 al 2019.

Sindaco Giardini, un bel regalo di Natale

“I giovani consiglieri di allora hanno avuto coraggio – dice Alfonso Giardini storico sindaco del paese –  la nuova amministrazione  ha proseguito sulla strada tracciata . Ed ecco il risultato storico. Il Tar reatino ha  riconosciuto le ragioni della nostra gente.  E’ un grande  regalo di Natale. Stiamo già preparando la richiesta alla magistratura per la diretta assegnazione  del complesso  in modo da entrare  subito in  possesso del bene”.

A gennaio il Comune chiederà diretta assegnazione del bene

Così forse  finisce la travagliata storia del Castello Savelli di Nazzano che nel corso dei secoli ha visto susseguirsi vari  proprietari. Nel ‘400 fu addirittura tolto dai papi ai nobili romani e venduto per finanziare la guerra contro  i turchi. Un bene conteso tra  Abbazia di Farfa  e famiglie nobili romane , perché da sempre  snodo strategico sulla valle del Tevere e di collegamento con la Sabina per via del suo porto. Nazzano  era l’antica Serpenas cittadina della nazione capenate alleata con Veio, sentinella a difesa di una terra fertile nonchè bellissima. Negli anni intorno al 1000 divenne proprietà dei potenti monaci di Farfa poi  fu continua disputa che forse ora ha definitivamente fine.

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