Occupazione in crescita e invecchiamento del mercato del lavoro: le nuove sfide della selezione del personale
Da un punto di vista occupazionale, l’Italia sta vivendo un periodo piuttosto positivo almeno sotto il profilo numerico. In un anno gli occupati sono infatti cresciuti di oltre mezzo milione.
Tuttavia questi dati vanno analizzati e snocciolati, per poter estrapolare informazioni che raccontano di una realtà che presenta comunque delle criticità. I 516.000 nuovi lavoratori sono così suddivisi: 29.000 hanno tra i 15 e i 24 anni, 84.000 tra i 25 e i 34 anni, 44.000 tra i 35 e i 49 anni, 289.000 tra i 50 e i 64 anni e 70.000 hanno più di 65 anni.
Emerge un dato significativo che deve far riflettere: tantissimi dei nuovi occupati sono over 50, quindi non lontanissimi dal pensionamento. Tra una decina d’anni quindi imprese, aziende, fabbriche e attività si ritroveranno a dover fare un ricambio generazionale che potrebbe presentare non poche problematiche.
Le risorse che andranno in pensione lasceranno un vuoto da colmare in termini di esperienza, maturità e competenze acquisite sul campo, che i giovani potrebbero non avere. La formazione è quindi uno dei primi step da fare sul mercato del lavoro, per avere a disposizione giovani addestrati, preparati e già in possesso delle competenze richieste che devono poi essere solo affinate sul campo. In ottica di occupazione femminile, un comparto generalmente in affanno, arrivano piccoli segnali positivi. Preoccupa invece il tasso di inattività tra i giovani tra i 25 e i 34 anni.
Ricapitolando quindi negli anni a venire è previsto un notevole aumento dell’occupazione, a fronte però di un progressivo invecchiamento del mercato del lavoro. Come risolvere questa anomalia? La ricetta perfetta, oltre alla già citata formazione che aiuta i giovani ad arrivare al mercato del lavoro già sufficientemente preparati, comprende anche una particolare forma contrattualistica di lavoro: la somministrazione di lavoro.
Se le aziende e le attività hanno difficoltà a reperire manodopera e personale qualificato, possono rivolgersi alle agenzie di lavoro. Cosa fanno? Semplice: attingono dal loro ricco database per trovare il personale in linea con le richieste dell’azienda, dove i lavoratori vengono poi mandati in missione. Tutta la lunga e noiosa operazione della ricerca e selezione del personale viene affidata all’agenzia per il lavoro, che si occupa anche delle parti più spinose di tipo burocratico, amministrativo e legale.
Le attività e le aziende non devono preoccuparsi di nulla, l’intero processo di recruiting è affidato alle agenzie per il lavoro, e hanno la certezza di avere in organico personale competente e dotato dei requisiti richiesti. Questo è sicuramente un ottimo modo per affrontare le dinamiche future del mondo del lavoro, che richiede un importante ricambio generazionale nei più disparati settori.
C’è poi un ultimo aspetto da considerare: in diversi settori conta molto la stagionalità, quindi a seconda dei mesi dell’anno potrebbero esserci improvvisi cali o al contrario notevoli picchi di lavoro. L’azienda, tramite la somministrazione di lavoro, può richiedere il personale solo quando ne ha bisogno, interrompendo il rapporto quando lo desidera.