Un gesto semplice ma essenziale per la prevenzione delle infezioni, lavarsi le mani, oggi più che mai è diventata fondamentale per difendersi dal coronavirus. Per ricordare l’importanza di questa pratica l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove ogni 5 maggio, la Giornata Mondiale per il lavaggio delle mani.
In questo contesto l’OMS ha lanciato l‘indagine 2019 WHO Global Survey on Infection Prevention and Control (IPC) and Hand Hygiene per descrivere lo stato di attuazione dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e delle attività per promuovere l’igiene delle mani nelle strutture sanitarie. Sono invitate a partecipare tutte le strutture sanitarie a livello mondiale. L’indagine è attiva fino al 16 luglio 2020
L’indagine rappresenta un’opportunità per delineare lo stato attuale del Paese in relazione alle attività correlate al controllo delle ICA, nonché per descrivere eventuali e auspicabili futuri progressi, anche a livello di singola struttura, attraverso la sua ripetizione, servendosene quindi come strumento di monitoraggio a livello locale.
In occasione della ricorrenza, il ministero, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (ISS) e l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), ha organizzato a Roma il convegno “L’igiene delle mani: strumento per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antimicrobico-resistenza” che si svolgerà il 9 maggio ed è destinato al personale di enti e istituzioni sanitarie e di ricerca coinvolto nelle attività assistenziali e interessato al tema delle infezioni correlate all’assistenza e all’antibiotico-resistenza.
Infine l’Oms per coinvolgere più persone possibile e diffondere al massimo il messaggio, ha lanciato la #SafeHands Challenge. La sfida, con un hashtag dedicato che dal 4 maggio è sui social e invita a condividere un video su come lavarsi le mani correttamente. Affinché la campagna diventi virale, gli utenti dei social devono condividere il video e nominare altre persone, che dovranno accettare di portare a termine la sfida, nominandone a loro volta almeno altre 3.
Il primo ad accettare è stato lo stesso direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripreso mentre spiega gli 11 passaggi per l’igiene delle mani e che ha ‘sfidato’, tra gli altri Arnold Schwarzenegger. Tra i primi a rilanciarlo, l’ex portiere danese Peter Schmeichel e Andrea Radrizzani, proprietario della squadra del Leeds United.
La #SafeHands challenge è una sfida aperta a tutti, si può partecipare usando gli hashtag #SafeHandsChallenge e #SafeHands.