A circa 25 Km dalla superficie terrestre esiste una molecola che svolge il fondamentale compito di proteggere tutte le forme di vita presenti sul pianeta dai raggi UV: l’ozono. Una molecola piccola ed instabile in grado di assorbire la maggior parte di queste pericolose radiazioni ionizzanti, distruggendosi e rigenerandosi in modo ciclico.

Le prime applicazioni tecniche dell’ozono risalgono al diciannovesimo secolo, dove venne sperimentato il proprio impiego come disinfettante negli impianti di produzione dell’acqua potabile. I risultati furono molto promettenti e incoraggiarono di conseguenza la diffusione e l’utilizzo di questo gas per la disinfezione di superfici e ambienti. Parallelamente all’uso dell’ozono nelle industrie, medici e scienziati iniziarono ad impiegarlo per applicazioni mediche e dentali ma, sarà necessario aspettare fino alla fine del ‘900 per vedere i primi lavori scientifici che ne descrivano più nel profondo gli effetti biologici.

L’ozono è un ossidante estremamente forte composto da tre atomi di ossigeno dove gli elettroni, spostandosi per risonanza, danno luogo ad un dipolo caratterizzato sia da capacità nucleofile che elettrofile. Questo significa che l’ozono può ossidare una serie di composti organici ed inorganici, anche se mostra una spiccata specificità e velocità di reazione nei confronti degli acidi grassi insaturi, con i quali reagisce a livello dei doppi legami dando luogo ad una reazione di scissione della molecola bersaglio chiamata ozonolisi. Sostanzialmente, quando l’ozono entra in contatto con la membrana cellulare dei microrganismi, ossida repentinamente gli acidi grassi insaturi che la compongono, causandone danni strutturali ed interferendo, in un secondo momento, con la catena energetica cellulare.

 

Oggi, gli operatori del settore medico che utilizzano l’ossigeno/ozono terapia sono in costante aumento ma, nonostante ciò, questa terapia non viene ancora considerata alla pari dei trattamenti tradizionali. Ciò comporta che le compagnie assicurative e i programmi di sicurezza sociale non rimborsano le spese associate a questa terapia. I problemi che ostacolano maggiormente l’avanzamento medico dell’ossigeno/ozono terapia sono principalmente due: la scarsa presenza di fondi pubblici a supporto di queste ricerche e la reticenza delle aziende farmaceutiche a investire in modalità terapeutiche non brevettabili.

Ad ogni modo, l’ozono è fortemente valutato per diverse applicazioni, e rimane un ottimo strumento disinfettante che non comporta il rischio di sviluppo di ceppi microbici resiste

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