Oggi e domani, presso la Sala della Misericordia di Faleria, sarà aperta la mostra fotografica dedicata al Calendario 2024, curato dall’Amministrazione Comunale e dalla fotografa Maria Elena Vecchio.
La presentazione avverrà oggi, alle ore 17.00, all’interno dei festeggiamenti in onore del patrono di Faleria San Giuliano, e sarà visitabile anche nella giornata di domani dalle 10 alle 19.
Un calendario d’autore, quello di quest’anno, con gli scatti di Maria Elena Vecchio, fotografa faleriana, laureata in Fotografia, cinema e audiovisivo e specializzanda in Fotografia Editoriale all’Accademia delle Belle Arti di Roma. Uno sguardo sul patrimonio artistico, culturale e paesaggistico di Faleria che nasce da una visione che ruota tra memoria e paesaggio, con fotografie che si concentrano sulla storia del territorio in cui Maria Elena Vecchio è cresciuta, riuscendo così a collegare la sua eredità con la nostra contemporaneità.
“Pensando a cosa potessi fotografare per il calendario ho subito preso in considerazione ciò che rende il nostro paese un bellissimo e verdeggiante tesoro – si legge nella presentazione del calendario a firma dell’autrice – per prima, come molti credo, diamo per scontato ciò che ci circonda, forse per abitudine, o perché spesso ci voltiamo con sguardo veloce e non ci soffermiamo su quanto abbiamo. Se Faleria, nel tempo, ha saputo essere paese, luogo e contenitore di storie lo ha sempre fatto con fondamenta forti e piene di storia, cullando le pietre, le rocce e gli alberi che ci circondano“.
Ci sono Castel Fogliano e Castel Paterno, i vicoli e il Castello degli Anguillara, le forre e la campagna. Ma non solo: ci sono orizzonti e affacci, foglie che sembrano una trama di tessuto, scorci nascosti, rocce che diventano case. “In questo calendario non ci sarà la storia – continua Maria Elena Vecchio – non ci saranno quegli scenari ai quali guardiamo con velocità e che appartengono ad ogni nostro giorno ma ci sarà quel che per me è stato riscoperta. Il nostro rapporto con il paese e l’attenzione su – citando un verso della poetessa Mariangela Gualtieri – quel poco da cui tutto viene“.
Un modo nuovo per scoprire e riscoprire un paese, uno spazio, un territorio. Grazie alla fotografia e a uno sguardo diverso sulle cose che ci circondano.