INTERVENTO DI OGGI DEL PROF. PAOLO SPADA SULLA PAGINA FACEBOOK “PILLOLE DI OTTIMISMO”, DOPO IL BOLLETTINO ODIERNO DELLA PROTEZIONE CIVILE SUL COVID.

Mentre i numeri assoluti faranno dire stasera a molti servizi televisivi che “il contagio rallenta”, o ci sarà perfino chi dice che “calano i casi”, più opportunamente noi qui prendiamo atto, come fatto in apertura, dell’ulteriore incremento su base settimanale – che non ci stupisce – a cui corrisponde un ulteriore peggioramento della performance del rapporto positivi/persone testate, giunto oggi alla soglia dell’8%, con punte regionali che preferisco lasciarvi scoprire da soli (nella prima slide).

La campana del tracciamento qui l’abbiamo suonata da tempo. Ditemi pure che non sono abbastanza ottimista per scrivere su questa pagina – accusa che peraltro rimando al mittente con il consiglio di non confondere l’ottimismo con la stupidità – ma del sano realismo dei numeri qui ci siamo sempre fidati, e le avvisaglie che il sistema di sorveglianza e tracciamento non avesse grossi margini di adeguamento in caso di ulteriori aumenti di richieste le abbiamo fatte notare parecchio tempo fa. Poi si sa che nel weekend – e domani sarà forse anche peggio – il virus non riposa, e quel rapporto tende a salire ulteriormente. Quanto ci si mettano i test rapidi, che non sono contati e quindi spremono solo positivi in quel rapporto, non lo sappiamo, e comincia a farsi largo in me il sospetto che non lo sapremo a lungo: un ulteriore elemento di confusione, ma ci siamo abituati.

Intanto sono arrivati al numero di 74136 gli isolamenti domiciliari, in massima parte già guariti, ma ancora costretti a un inutile e costoso prolungamento della quarantena oltre i necessari 10 giorni, per settimane o mesi, a causa dell’obsoleta regola del doppio tampone negativo, già superata in tutto il resto del mondo. Per la stessa ragione anche oggi sono stati sprecati 35.950 tamponi e una quantità rilevante di risorse e personale, altrimenti utilizzabili – almeno in gran parte – per il tracciamento e l’individuazione dei veri casi infettivi.

Del resto, nulla è ancora stato deciso per stabilire una soglia al numero di cicli dell’analisi PCR del tampone, che consentirebbe di limitare il conteggio dei positivi ai casi attivi e contagiosi, distinguendoli da quelli a bassa carica, per i quali l’infezione è già superata (magari anche con IgG al sierologico?) o non ha significativa capacità di trasmissione. E siamo ancora in attesa di sapere se potremo disporre estesamente dei test rapidi, ancora guardati con sospetto per quella caratteristica (che è una virtù, non un difetto) di individuare più selettivamente le alte cariche.
Ma queste cose le sappiamo, forse, noi e voi. Il resto del paese si contenta di sapere se ci sarà o no lockdown, e se i numeri sono come quelli di marzo o diversi, la stampa li accontenta, e tutto il resto è movida.

Di una cosa mi importa più che il resto: che chi è più sensibile tra voi, e paga questi numeri pubblici con angoscia privata, chi piega la propria vita ogni giorno di più sotto il peso di questa sventura, non perda la fiducia, non confonda le difficoltà con la disperazione, e si tenga forte alla certezza che manca poco, e che davvero ne usciremo.”

n.b. Paolo Spada è chirurgo vascolare all’Humanitas Research Hospital di Milano, e negli anni ha sviluppato interesse per l’approccio multidisciplinare, con particolare attenzione al rapporto umano con il paziente e i suoi famigliari. È fondatore di EVARplanning, sistema computerizzato per la configurazione e rendering dell’impianto endoprotesico dell’aorta, oggi utilizzato da oltre 1200 chirurghi di tutto il mondo. Approccio multidisciplinare, rapporto umano e passione per i numeri dunque: «ho lavorato per molti anni sugli algoritmi applicati alla sanità» spiega.

LINK PAGINA FACEBOOK PILLOLE DI OTTIMISMO

https://www.facebook.com/pillolediottimismo

Sponsor