Si chiama Caput Mundi ed è il progetto che permetterà di valorizzare numerosi siti archeologici in occasione del Giubileo. Anche alcune aree nella provincia di Roma sono incluse nel programma, come la già trattata Civitucola e il Lucus Feroniae di Capena. Si tratta di fondi per progetti giubilari inclusi nel Pnrr per Roma. Nel totale saranno 500 milioni di euro, da suddividere in 335 interventi su 283 siti archeologici e culturali. Recentemente la giunta di Roma Capitale ha approvato il percorso del progetto, all’interno del quale almeno la metà degli interventi si dovrà concludere entro il 2024. L’obbiettivo è valorizzare i siti di interesse archeologico, turistico e culturale soprattutto della città di Roma ma anche della Regione Lazio. L’idea è rilanciare la bellezza di alcune aree poco conosciute e tutelare il territorio regionale. La buona riuscita dell’iniziativa si fonda su tre settori principali: aumentare il turismo in determinate zone, dare la possibilità di creare aree di interesse anche al di fuori del centro storico e produrre posti di lavoro per personale qualificato. Solo per Roma Capitale, i fondi saranno di 232 milioni al fine di dare il via a 128 interventi. Il resto sarà ripartito tra la città di Roma e la sua area metropolitana. Saranno incluse anche le province di Rieti, Frosinone, Viterbo e Latina e altri enti. Caput mundi si delinea come progetto da definirsi in sei linee guida primarie. In primo luogo, intervenire sul patrimonio culturale di Roma per il piano EU Next Generation (https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it).
In questa prima fase, si tratta di valorizzare con interventi di restauro il patrimonio culturale e urbano di interesse storico-architettonico della capitale. Poi, i fondi per progetti giubilari a Roma in vista del 2025 saranno destinati al restauro di percorsi della città cristiana e pagana individuando luoghi dal particolare valore sia turistico che culturale. Anche l’idea di città condivisa è contemplata, con la riqualificazione del territorio urbano ed extraurbano. C’è, ancora, il progetto Mi tingo di Verde, che riguarda parchi e giardini storici. A Mano Tesa, progetto che include soprattutto le periferie per incoraggiare l’integrazione sociale. Infine Roma 4, volto alla digitalizzazione dei servizi culturali anche attraverso lo sviluppo di apposite app per il turismo. Molto in vista i programmi di restauro di diverse chiese – comprese la Sinagoga e la Moschea – e la riqualificazione della sponda sinistra del Tevere nelle zone tra Testaccio e Ponte di ferro.