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Sono iniziati i lavori per l’ampliamento del Poliambulatorio di Capena, così come previsto dal piano Pnrr Sanità della Regione Lazio.

È destinato a diventare Casa di Comunità, perno del sistema sanitario territoriale del Distretto 4 che copre i diciassette comuni dell’area Tiberina, Flaminia e Cassia.

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La Asl Roma 4, tramite un avviso alla cittadinanza, ha comunicato oggi che a “causa dei lavori Pnrr per l’attivazione della Casa di Comunità di Capena dal 5 luglio il Cup (Centro unico prenotazioni ndr) sarà operativo nei container davanti al piazzale della sede”, lì potranno essere pagati i ticket con le consuete modalità cioè anche con il bancomat.

L’investimento è di due milioni

L’investimento complessivo è pari a circa due milioni. Il Cantiere riguarderà le opere edili che costeranno 773mila euro. La base d’asta era in partenza di un milione e 50mila euro, ma la gara è stata aggiudicata alla ditta che ha presentato un ribasso del 27%.

Altri 500 mila euro invece sono disponibili, come da progetto approvato, per potenziamento e rinnovo delle attrezzature radiologiche.

Il resto della somma totale, infine, sarà utilizzato per l’adeguamento informatico della struttura in modo che sia in grado di “reggere” al meglio il peso delle nuove funzioni di punto “regia” del rinnovato modello.

Secondo i piani finanziati con i fondi Pnrr la rete territoriale è destinata alla presa in carico della persona e consentirà di potenziare e riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità. Nella rete opereranno gruppi multidisciplinari di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di comunità, altri professionisti.

I lavori dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025

All’interno della Casa della Comunità opereranno team di assistenti sociali, impegnati a realizzare l’integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali. Sulla carta è una rete che dovrebbe funzionare anche sul fronte della riduzione delle liste di attesa. Ma è una scommessa e i primi passi di questa storia alimentano qualche perplessità che non riguarda la singola Asl, ma il sistema nella sua interezza.

Ad esempio nel regolamentare cartello appeso fuori dal Poliambulatorio c’è scritto che il cantiere avrebbe dovuto iniziare i lavori il 15 novembre del 2023. Partono invece otto mesi dopo. E ora bisogna correre perché la data di chiusura cantiere non è cambiata, rimane fissata al 31 dicembre 2025. 

 

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