La Polizia Postale e l’International Security Alliance (ISA), rete transnazionale di collaborazione fra gli Organismi di Polizia, rappresentato per l’Italia dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e dal Servizio Relazioni Internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle forze di Polizia, presentano i primi risultati dell’azione congiunta di contrasto contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori online nell’era del covid-19 che ha generato importanti sfide per la salute, l’economia e la sicurezza nel mondo, ma anche per i minori.
Lo sfruttamento sessuale online durante la pandemia è aumentato drasticamente; molti minori risultano a rischio di sfruttamento sessuale online da parte di predatori criminali che si sono adattati alla crisi e hanno sfruttato la vulnerabilità dei più giovani. Per combattere questo fenomeno, gli Organismi di Polizia e la Polizia Postale in Italia hanno dovuto aumentare e poi mantenere i loro livelli di cooperazione e condivisione delle informazioni.
Gli Stati membri dell’Alleanza per la Sicurezza Internazionale, che hanno partecipato sono: Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Francia, Italia, Senegal, Singapore, Spagna, Regno Unito e Australia. Nello sviluppo dell’azione congiunta, gli investigatori si sono concentrati sui seguenti obiettivi principali: arrestare gli autori di reati che implicano lo sfruttamento sessuale di minori online e deferirli alle rispettive Autorità Giudiziarie; identificare le vittime di abusi sessuali su minori e salvarle da ulteriori danni e sfruttamento; bloccare siti Web e applicazioni utilizzati per promuovere e scambiare materiale per abuso sessuale su minori.
L’attività operativa di cooperazione internazionale ha riguardato le informazioni e le segnalazioni pervenute dal 1 gennaio al 30 maggio 2020, lasso di tempo nel quale sono state adottate rigide misure e procedure di restrizione a causa della diffusione del Covid-19.
Sforzi in sinergia e convinta collaborazione hanno consentito di conseguire i seguenti risultati a livello mondiale: 1. 771: numero totale di arresti di autori di crimini legati all’abuso sessuale online e allo sfruttamento dei minori; 2. 549: numero totale delle vittime di abusi sessuali su minori identificate e salvate da ulteriori danni e sfruttamento; 3. 580: numero totale di siti Web e applicazioni bloccati, utilizzati per promuovere e condividere materiale di abuso sessuale su minori.
A tal riguardo, la Polizia Postale ha evidenziato che l’azione congiunta appena conclusa è stata l’occasione per approfondire, ancora una volta e sotto un punto di vista a più ampio raggio, le ripercussioni che il fenomeno del Covid-19 ed il conseguente lockdown hanno avuto sulle attività delittuose in questione, consentendo di registrare un notevole incremento delle fattispecie di reato consumatesi attraverso il mezzo informatico, soprattutto afferenti ai minori, con relativa impennata di attività operative su tutto il territorio italiano: 311 indagini di adescamento di minori; 18 operazioni di rilievo; 874 indagati di cui 43 arrestati; 616 perquisizioni personali, locali e informatiche; 25.706 siti web monitorati; 2.428 siti pedopornografici inseriti in black list.
La possibilità per il sistema di sicurezza nazionale di confrontarsi, in un momento così delicato, con Paesi con i quali la cooperazione, in materia di pedopornografia, non aveva ancora probabilmente raggiunto gli auspicati livelli di confronto e crescita reciproca, ha sicuramente permesso di gettare le basi di una rinnovata collaborazione in ambito internazionale che permetta di ampliare, anche a livello tecnico-operativo, le possibilità di raggiungere ambienti ancora non completamente sondati.
Questa iniziativa ha confermato la validità di tale collaborazione che fa del multilateralismo efficace la sua arma migliore, consentendo immediati risvolti di concretezza, pragmatismo e incisività. L’Alleanza, rappresentata dal Servizio Relazioni Internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia e dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, risulta essere un valido e fondamentale meccanismo di consultazione informale volto a contrastare il terrorismo e il crimine organizzato transnazionale, mediante lo scambio di esperienze/conoscenze e la diffusione di buone prassi.