Napoli pronto soccorso dell' ospedale del Mare a Ponticelli Ph Salvatore Laporta Kontrolab/Sestini

Dal 1° gennaio 2020 nel Lazio cambieranno i codici di accesso al pronto soccorso. Si archivia il sistema del triage a colori (bianco, verde, giallo e rosso) per far posto ad uno basato sui numeri. Il numero uno indicherà l’emergenza, il due l’urgenza, il tre l’urgenza differibile, il quattro l’urgenza minore e il cinque la non urgenza. Facile dire che uno in attesa con il cinque è meglio che torni a casa, altrettanto semplice nutrire perplessità sul fatto che cambiamenti di questo tipo generino benefici concreti per i cittadini. Intanto però si parte. 

CON I NUOVI CODICI SOCCORSI TEMPESTIVI

I nuovi codici – scrive la Regione – si inseriscono in un percorso di attenzione nei confronti della Rete dell’emergenza. Non si tratta di un semplice adempimento o spacchettamento del sistema dei codici a colori, ma rappresenta un nuovo processo di codifica nel quale si ridefiniscono i tempi massimi di attesa, la definizione clinica del paziente e i parametri vitali per l’attribuzione finale del codice numerico”.

L’adozione del triage numerico è stato illustrato oggi dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in apertura del convegno sui ‘Nuovi codici di priorità in Pronto soccorso e sistema di Teleconsulto nelle reti di emergenza’ che si è tenuto presso la sede della Giunta regionale alla presenza dei responsabili dei professionisti che operano nei Pronto soccorso del Sistema sanitario regionale. Cento di loro, appartenenti a tutte le strutture pubbliche e accreditate, hanno lavorato alla predisposizione del nuovo modello che si prefigge l’obiettivo “di migliorare la profilatura dei pazienti rispetto alle priorità di accesso” riducendo così i tempi di attesa.

SI PARTE A GENNAIO DAI PS S.SPIRITO, FILIPPO NERI E OFTALMICO

Le prime attivazioni avverranno a gennaio 2020 negli ospedali Santo Spirito, il San Filippo Neri e l’Oftalmico con il suo pronto soccorso specialistico e via via fino a giungere a fine gennaio con l’attivazione del Policlinico Gemelli. Nel Lazio negli ultimi dieci anni vi è stata una progressiva e graduale diminuzione degli accessi totali nei Pronto soccorso che sono diminuiti di 200 mila unità: nel 2018 sono stati in totale 1.928.168 gli accessi nella rete dell’emergenza regionale del Lazio e di questi 3,1% in codice rosso, 27% in codice giallo, 65,2% in codice verde e il 4,3% in codice bianco.

L’ATTIVO DELLA SANITA’, SEI MILIONI, SARA’ INVESTITO NELL’EMERGENZA

Circa l’88% ha registrato una permanenza al pronto soccorso inferiore alle 12h per quanto riguarda infine le modalità di accesso il 15,6% dei pazienti sono giunti con i mezzi dell’Ares 118 e il 78,8% con mezzi autonomi. Al tempo stesso vi è stato un aumento della complessità in particolare per quanto riguarda i codici gialli e i codici rossi”.

Nel corso dei lavori del convegno l’assessore D’Amato ha annunciato “che il risultato positivo di bilancio dell’anno passato di circa 6 milioni di euro è stato deciso di reinvestirlo nella rete dell’emergenza”.

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