Nessun passo indietro della Regione, dopo l’ennesimo chiusura di quella di Albano serve con urgenza un sito per i rifiuti di Roma.
Questa la cruda conclusione che si evince del dibattito che si è svolto oggi presso la Commissione regionale congiunta Rifiuti e Trasparenza.
I virtuosi cittadini dei comuni della provincia nord, pur facendo in media oltre il 70% di differenziata, devono dunque mettersi l’anima in pace. La scelta è definitiva.
C’è un cinismo dietro queste scelta che fa spavento. La decisione è in contrasto con il piano regionale rifiuti, smentisce il presidente Zingaretti che per mesi, in particolar modo durante la campagna elettorale per le comunali, ha gridato ai quattro venti che i comuni erano stanchi di ricevere la monnezza romana. Ma questo, verrebbe da pensare,  valeva perché era sindaco la Raggi, oggi con Gualtieri in Campidoglio si cambia opinione.
A Magliano Romano sorgerà la nuova Malagrotta
A Magliano Romano, a meno di 800 metri dal centro abitato, sarà attivata, vicinissima al liceo Margherita Hack, la discarica di rifiuti per circa 900mila tonnellate l’anno al servizio della Capitale e di tutta la provincia.  È la nuova Malagrotta.
Gli uffici regionali hanno precisato che l’emendamento proposto dai sindaci non risolverebbe nulla poiché la modifica non può essere retroattiva e non può quindi incidere su un procedimento già concluso.
Lo stesso assessore Valeriani, nella sua introduzione, ha precisato che non ci sono vie d’uscita.
Rimane la via giudiziaria e cioè il ricorso al Tar. Lo hanno confermato i sindaci di Fiano Romano, Davide Santonastaso, di Sacrofano, Patrizia Nicolini e di Rignano Flaminio, Vincenzo Marcorelli.
Scelta frutto di interpretazioni creative
Nell’appassionato intervento conclusivo il sindaco di Magliano, Francesco Mancini, ha sottolineato con forza che il tema posto dai sindaci non è, come si vuole far credere, l’opposizione a ricevere i rifiuti della capitale ma il rispetto delle norme di legge che non possono essere cambiate e stravolte con interpretazioni creative del tutto prive di senso.
Palese l’imbarazzo dei consiglieri regionali che sono stati in prima linea contro la trasformazione dell’impianto, rispetto ad una risposta di uffici e assessorato che chiude ogni margine di trattativa.
Nella Regione Lazio sui rifiuti è situazione drammatica
La verità è nelle ultime parole dell’assessore Valeriani: “Viviamo una condizione drammatica, perché in questo momento nel nostro territorio è operativa solo la discarica di Viterbo, dopo che quella di Albano nei giorni scorsi è stata chiusa.”
Da questo fallimento nasce nelle terre a nord di Roma, a due passi dal Parco di Veio, la nuova Malagrotta.
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