In questa calda estate, Roma continua a bruciare. E dopo i parchi e le strade stavolta tocca ai libri. All’alba di questa mattina, infatti, è andata in fiamme la storica “Bancarella del Professore“, a Piazzale Flaminio.
Non una semplice bancarella, ma una vera e propria istituzione per tutti gli amanti della lettura. Un punto di ritrovo per collezionisti e bibliofili ma anche per semplici passanti, che in attesa del treno o del tram, di ritorno dall’Ufficio o in giro per Via del Corso, si fermavano per sfogliare, per curiosare, per scovare qualcosa in quella catasta di libri unica nel suo genere. Sotto quelle pile di volumi di generi diversi, spostando e facendosi largo, ti potevi imbattere nel libro che cercavi da tempo ma che non avevi mai trovato oppure scoprire un’edizione unica, un autografo, una stampa dei primi del Novecento.
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— Lanfranco Palazzolo (@LanfrancoPalazz) July 9, 2022
Stamattina, però, al posto della bancarella c’era un cumulo di cenere e di pagine bruciate. Poco hanno potuto fare i Vigili del Fuoco. “Credo che sia frutto di una ragazzata, non di ritorsioni o cose di altro genere – ha spiegato il proprietario della bancarella, il “Professore” Alberto Maccaroni, ai microfoni di Radio Radicale – parliamo di oltre 5 mila libri distrutti. E’ un colpo al cuore, per me, sono 20 anni chi siamo qua e conosco ormai tutti i lettori romani. Vedere questo disastro è un dispiacere enorme“.
Sul posto anche gli agenti della Polizia di Roma Capitale II, Gruppo Parioli. Secondo le loro ricostruzioni l’incendio sembra doloso e, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza attive su Piazzale Flaminio, sono già partite le indagini per arrivare ai responsabili. “La cosa che mi ha sorpreso è che da tutte le parti di Roma ci hanno telefonato per esprimerci la loro solidarietà, i romani sono incredibili”, ha continuato ancora il Professore, che promette: “Ora dobbiamo togliere tutto entro due, tre giorni ripartire. Diamo l’idea che la cultura è difficile distruggerla, riparte sempre. Come Giordano Bruno, così i libri“.