Il cambio di gestione della ferrovia Roma Nord , da Atac a Cotral, mette a nudo incostrazioni e magagne all’origine del suo malfunzionamento. Sopratutto in relazione al fenomeno delle corse saltate. Va avanti da anni e devasta le giornate di lavoratori e studenti. Negli ultimi giorni il fenomeno si è fatto, ancora piu evidente. Tanto da scatenare uno scontro con i sindacati dei macchinisti.
Testimonianza di oggi
Questa è una delle testimonianze di oggi. ” ll treno a Flaminio delle 17.40 è partito miserabilmente vuoto con tutta la gente sulla banchina ad aspettare con dentro 4 (QUATTRO) macchinisti… Poi è partito (per fortuna) quello delle 17.50, ma nel frattempo sul tabellone avevano soppresso 18 e 18.10 con partenza prossima l’extraurbano delle 18.20! La mia domanda è: i macchinisti dove vogliono arrivare? È a rischio la nostra, ma anche la loro incolumità fisica”. La tensione è a livelli di guardia.
Così spiega lo stato dell’arte Amalia Colaceci presidente del Cotral. L’intervento è stato postato oggi sulla sua pagina fb.
Roma-Viterbo ora dico la mia
Sulla nota vicenda della nuova turnazione di macchinisti e capitreno della ferrovia Roma
Viterbo, che tanto disagio sta creando all’utenza occorre porsi alcune domande. 1) perchè i turni di questo personale non erano inseriti nei sistemi ? 2) perchè, seppure la turnazione è cambiata in egual misura anche per i lavoratori della Roma-Lido questi, con senso di responsabilità, li stanno svolgendo in attesa dell’incontro sindacale e quelli della Roma-Viterbo no? 3) Perchè c’è una così serrata contestazione su turni costruiti nel rispetto assoluto degli accordi sindacali che abbiamo ereditato dal precedente gestore?
Può una azienda sana, che gestisce un servizio essenziale con denaro pubblico, tollerare l’esistenza di una enclave autogestita dove si evidenza un anomalo ricorso allo straordinario, una ingiustificata soppressione di corse, un accumulo esagerato di giorni di ferie, la indisponibilità nel tempo turno “a disposizione” a svolgere il servizio richiesto?
La mia risposta è no.
Quando si invoca il cambiamento bisogna avere il coraggio di praticarlo guardando in faccia i problemi e mettendo in campo le azioni, progressive ed equilibrate, che servono ad attuarlo. Con un unico obiettivo: migliorare il servizio per i cittadini. Questo il compito, l’unico, di una azienda pubblica. E per essere chiara: non abbiamo messo le mani in tasca ai lavoratori. Gli stiamo chiedendo di guidare per il tempo per cui sono pagati. E non vogliamo fare tutto da soli. Le Organizzazioni Sindacali sono indispensabili e sono confidente che nei prossimi giorni il tavolo di confronto produrrà i suoi effetti. Ci siamo scusati con la clientela ed a loro stiamo pensando consapevoli che ci vorrà del tempo come più volte abbiamo detto. Ma non molleremo perchè li dobbiamo servire bene.
Tre treni in revisione
Tre treni di questa linea sono già in revisione generale e stiamo lavorando alla configurazione dei nuovi acquistati dalla Regione Lazio. Ogni singola azione compone il puzzle dell’obiettivo che ci siamo dati e credo che il lavoro svolto da Cotral in questi anni ci renda credibili. Non c’è alcuna ragione per ritenere che non possiamo realizzare lo stesso cambiamento positivo nel servizio ferroviario della Roma-Lido e della Roma -Viterbo.
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