Dopo 15 anni di faticosissima gestazione, il progetto definitivo relativo al parziale raddoppio della Ferrovia Roma Nord da Riano alla ex stazione di Magliano Romano è realtà.

La Regione Lazio ha chiuso la Conferenza dei servizi e licenziato le planimetrie esecutive. Astral, l’azienda regionale responsabile dell’attuazione dei lavori, può ora procedere all’esproprio dei terreni privati e demaniali interessati dal tracciato.

Operazione complessa ma che non dovrebbe comportare particolari intoppi visto che il tracciato definitivo ha già tenuto conto di tutti i rilievi avanzati in sede di presentazione della prima ipotesi progettuale. Le  procedure impegneranno alcuni mesi.

L’ipotesi è che la “prima pietra”, come già annunciato dalla Regione, sarà messa tra marzo e aprile del 2025. I lavori, stando alle comunicazioni ufficiali, dureranno 18 mesi. La previsione è ritenuta da molti tecnici assai ottimistica, più verosimile che la consegna delle opere non avvenga prima di 36 mesi, cioè tre anni.

Due lotti

La realizzazione dell’opera è divisa in due lotti: il primo interessa il territorio di Riano fino a Castelnuovo di Porto, il secondo è relativo al tratto fino a Morlupo e all’ex stazione di Magliano Romano. Sei i chilometri di strada ferrata interessati.

Si aprirà una stagione di disagi, in particolare per la viabilità sulla via Flaminia, poiché nel tratto interessato dal raddoppio sarà istituito il senso unico alternato. L’operatività della ferrovia sarà dimezzata.

La tratta da Montebello a Magliano sarà chiusa, resterà aperta solo quella verso Catalano e da li fino a Viterbo. Da Magliano a Roma e viceversa per tutto il tempo dei lavori sarà attivo un servizio di bus Cotral.  Ne deriverà una singolare linea ferroviaria caratterizzata da una sorta di “bolla” a doppio binario per soli sei chilometri circa. 

In fieri raddoppio da Montebello fino a Riano

Per risolvere questa assurdità derivata da una deviazione dei fondi regionali su altre opere avvenuta negli anni scorsi ma oggi recuperati, sta per arrivare a conclusione il progetto di raddoppio anche per il tratto da Montebello a Riano. I tecnici Astral sono al lavoro per definire gli ultimi ritocchi ed in particolare per superare le criticità dello snodo di Sacrofano, costituite dalla presenza del sito storico di Malborghetto dove, si narra,  Costantino si accampò prima di arrivare allo scontro con Massenzio per il controllo dell’Impero e che si svolse a Ponte Milvio.

Il progetto esecutivo, secondo le informazioni fornite ai sindaci dall’assessore regionale alla mobilità Fabrizio Ghera, dovrebbe comunque essere pronto nel 2025. L’ambizione  è quella di recuperare in corsa il tempo perduto e chiudere il raddoppio completo dei due tronchi da Montebello a Magliano nello stesso periodo. Per portarsi avanti Astral approfitterà della chiusura del traffico sul tratto di ferrovia da Montebello a Magliano per realizzare propedeutiche opere di ammodernamento.

In porto un tribolatissimo progetto

La Regione, allora guidata da Piero Marrazzo, iniziò a parlare di potenziamento, valorizzazione e rilancio  della storica ferrovia che collega Roma da Piazzale Flaminio a Viterbo nel 2008, su un progetto di massima presentato  dell’attuale Amministratore unico di Astral Antonio Mallamo, come rete al servizio del terzo aeroporto del Lazio che si pensava allora di costruire nel capoluogo della Tuscia. L’ipotesi aeroporto durò pochi mesi ma il raddoppio della Roma Nord  rimase in campo. Un progetto arrivato in porto dopo 15 anni di tribolatissimi stop and go. 

 

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