I Carabinieri del Nucleo Scalo Termini e gli Agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dott. M.B., hanno arrestato S.D.C. di 25 anni, H.M.A.M., di 19 anni, S.M.A.M., di 21 anni e T.M., di 24 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – Pool reati contro il patrimonio, perché in concorso tra loro e con un’altra persona resasi irreperibile, si sono resi responsabili dei reati di rapina pluriaggravata ai danni di due giovani, nei pressi della Stazione Termini, il 18 maggio scorso. Le due vittime, mentre si trovavano in piazza dei Cinquecento, sono state derubate della loro cassa acustica portatile da parte di un gruppetto di ragazzi che avevano appena conosciuto e, nel richiederla indietro, sono stati avvicinati da un individuo, poi riconosciuto per S.D.C. grazie ai vistosi tatuaggi al volto, che li ha minacciati con una pistola, ed insieme agli altri complici, ha colpito al volto una delle vittime, portandogli via il portafogli, il telefono cellulare e un orologio da polso, sempre sotto minaccia della pistola, costringendo l’altro ragazzo  ad alcuni prelievi bancomat con la sua carta di credito, prelievi mai fatti poiché, furbamente, la vittima sbagliava volontariamente il pin.
Gli agenti, presa la denuncia dei due ragazzi, grazie a una minuziosa indagine, sono riusciti a riconoscere S.D.C, H.M.A.M e un altro soggetto resosi irreperibile, tutti soggetti dediti a questi reati nella zona della stazione termini. Successivamente sono stati riconosciuti con certezza dopo un’individuazione fotografica da parte delle vittime.
T.M, pochi giorni dopo, è stato riconosciuto e controllato dagli agenti nei pressi della stazione Termini con ancora addosso i vestiti usati per la rapina, mentre S.M.A.M. è stato riconosciuto in sede di individuazione fotografica dalle vittime presso il Nucleo Carabinieri Scalo Termini. Vista la gravità dei fatti, la Procura della Repubblica di Roma-pool reati contro il patrimonio ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. del tribunale, nei confronti dei 5 rapinatori, la misura cautelare della custodia in carcere, che veniva eseguita in breve tempo. Sono tutt’ora in corso le ricerche del quinto rapinatore.

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