I fatti riportati di seguito sono accaduti lo scorso 2 dicembre, a Roma. Precisamente in viale dei Quattro Venti, quartiere Monteverde.

Noi del Nuovo ne eravamo parzialmente al corrente dal giorno dopo ma per quanto abbiamo potuto indagare non siamo riusciti a saperne di più. .

Notizia che oggi però è uscita su molti dei quotidiani nazionali, con diversi particolari inediti.

Francesca Romana D’Elia aveva 19 anni. Viveva a Campagnano, con una famiglia definita da tutti i concittadini splendida, molto attiva nel sociale e nella vita della locale parrocchia.

A settembre Francesca, di una bellezza folgorante, conosce online il fotografo Matteo per il quale posa per alcuni scatti da modella. Tre mesi di pausa e poi i due si danno appuntamento a Roma per il 2 dicembre.

Luogo fissato il palazzo dove abita lui, in un appartamento al primo piano. I due decidono di salire sul tetto per completare il book fotografico. Matteo ha le chiavi della terrazza, salgono insieme, le prime pose e poi arriva una pioggia battente. I due cercano riparo, lui lo trova, Francesca finisce su un lucernario che cede e fa precipitare la ragazza per cinque piani nella tromba dell’ascensore. Morta sul colpo.

«Io sono saltato da un muretto per cercare un riparo, lei ha fatto lo stesso ma è finita sul lucernario. Il vetro ha ceduto ed è caduta di sotto, nella tromba dell’ascensore», ha raccontato il fotografo, interrogato a lungo dalla polizia, che tuttora indaga sulla tragica fine della giovane.

Nel frattempo a Campagnano si sono svolti i funerali della giovane e per l’occasione il sindaco Alessio Nisi ha proclamato il lutto cittadino.

L’inchiesta ora andrà avanti.

Resta una domanda, oltre al dolore per la fine tragica di una giovanissima donna piena di vita.

Come mai per 18 giorni di questo fatto di cronaca non è trapelato nulla? C’entra forse il fatto che il fotografo Matteo è parente di un noto esponente politico?

Per noi, lecito domandarselo.

 

 

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