“Ci facciamo un bel regalo, ci compriamo la borsa di Prada”. Avidità e cinismo hanno connotato i comportamenti di una dirigente sanitaria dell’ospedale di Saronno, in provincia di Varese, e del suo complice, un imprenditore della zona. La donna sottraeva il materiale necessario a intubare i pazienti e lo rivendeva a terzi in piena emergenza Covid. Proprio quando i reparti della sua struttura erano in carenza di forniture, la dirigente sanitaria non si faceva scrupolo di rubare lame e batterie per laringoscopio, indispensabili per intubare i malati. Sara V., una farmacista di 59 anni, è stata arrestata ieri mattina insieme ad Andrea A., un imprenditore 49enne di Barlassina (Monza Brianza), con cui secondo le indagini aveva una relazione. Il gip di Busto Arsizio, che ha coordinato l’inchiesta, li definisce “avidi e dotati di sconcertante cinismo”: per entrambi il reato contestato è peculato in concorso, l’uomo dovrà rispondere anche di autoriciclaggio.
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