La Duma russa (camera bassa del Parlamento – ndr) ha approvato in terza lettura il disegno di legge sulla responsabilità penale per le violazioni della quarantena.
Il disegno di legge era stato introdotto nel Parlamento dal presidente della commissione per questioni legislative Pavel Krasheninnikov e dal presidente della Duma Vyacheslav Volodin. Verranno apportate modifiche al codice penale e al codice di procedura penale.
Al momento la necessità di rimanere a casa in autoisolamento per coronavirus ha carattere consultivo e il trasgressore è soggetto a sanzioni solo se la violazione della quarantena ha portato al decesso o al contagio di massa.
Conformemente al nuovo disegno di legge, i trasgressori delle norme sanitario-epidemiologiche vanno incontro ad una multa da 500mila a 700mila rubli (da circa 6mila a poco meno di 9mila euro), l’interdizione dal lavoro per un massimo di 3 anni, o 2 anni di lavori socialmente utili o la reclusione fino a 2 anni.
Se la violazione dell’autoisolamento ha provocato la morte di una persona o ha creato il rischio di contagio di massa, la nuova legge prevede una sanzione pecuniaria da 1 milione a 2 milioni di rubli (da circa 12.500 euro a 25mila euro), 5 anni di lavori socialmente utili e reclusione di 5 anni.
In caso la violazione provochi il decesso di due o più persone, la pena massima può incrementare fino a 7 anni di carcere.
La violazione deliberata dell’autoisolamento che provochi il decesso di almeno un cittadino sarà qualificata come atto di terrorismo, teppismo o sabotaggio e sarà punita secondo le pene già previste per questi reati dal codice penale. Il Comitato Investigativo indagherà sui reati gravi, mentre la polizia si occuperà dei crimini meno gravi di questo ambito.