Sindaco Patrizia Nicolini, prima di tutto una domanda sulla sua salute dal momento che lei è stata contagiata dal virus. Come sta?
Un saluto a lei e ai lettori. Fortunatamente mi sono ripresa, dopo settimane di isolamento, preoccupazione e profondo affaticamento sia fisico che psicologico. Posso dire, per esperienza personale, che il Covid-19 è un virus che colpisce non solo il corpo ma incide pesantemente sulle emozioni. È l’aspetto preponderante. La paura che la malattia, anche se lieve, potesse evolvere da un momento all’altro in modo fatale, come mostravano i tanti servizi televisivi.
Sono tornata operativa e rientrata al lavoro da alcune settimane. Lavoro che in verità non ho mai mollato, neanche quando era isolata in una stanza, avendo sempre diretto tutte le operazioni anche a distanza, grazie ad un confronto quotidiano e tempestivo con il Vice Sindaco e con tutta la mia squadra.
Pur essendo tra i pochissimi Comuni ad avere contemporaneamente positivi il Sindaco, parte della Giunta, del Consiglio comunale e dei dipendenti, il paese non è mai stato lasciato solo, anche se qualcuno senza scrupolo ha fatto di tutto per farlo credere. I contatti quotidiani con le autorità sanitarie e gli organismi competenti sull’emergenza non sono mai mancati, le iniziative solidali rivolte ai cittadini più deboli sono state messe in campo e tutti gli interventi relativi alle attività di sanificazione e raccolta dei rifiuti anche speciali legati all’epidemia di Covid-19 sono stati eseguiti con la massima puntualità ed efficienza.
Le forze che hanno presidiato il territorio sono sempre state vigili e i controlli sono avvenuti con grande scrupolo per bloccare il contagio il più possibile.
Bravi tutti, ad iniziare dai cittadini.
Sacrofano è guarita e non registra casi positivi ma è stato uno dei Comuni nella nostra area con numerosi casi di contagio. Il paese come ha affrontato questa situazione?
Sacrofano è finalmente guarita! Sono felice e fiera di come i cittadini hanno rispettato la quarantena, contribuendo a bloccare il contagio.
I casi si sono registrati nel corso delle prime due settimane di marzo ma il fenomeno è stato da subito circoscritto grazie alla tempestiva individuazione e circoscrizione della catena dei possibili contagi. Da quel momento non si sono registrati ulteriori focolai, ma solo qualche caso isolato ed autonomo non ricollegabile a quello iniziale. Abbiamo registrato il numero massimo di 28 casi positivi, in linea, anzi anche in numero inferiore, rispetto a molti altri comuni del distretto sanitario della ASL RM 4 e gli esiti dei tamponi hanno quotidianamente rincuorato in merito alla guarigione di tutti i positivi riscontrati. Dopo la registrazione dei casi positivi del cluster iniziale, l’andamento è sempre stato decrescente. Tutte le persone in isolamento domiciliare sono state monitorate quotidianamente e la situazione è stata sempre sotto controllo.
Che tipo di supporto avete avuto da parte della ASL RM 4?
La Asl Roma 4 si è attivata immediatamente, gestendo con scrupolo il percorso del contagio e isolando tutte le persone entrate in contatto con i positivi riscontrati. Si sono registrati dei fisiologici ritardi nel corso dell’analisi dei tamponi dovuti ai tempi di laboratorio, anche a seguito dell’esplosione di forti criticità nei Comuni limitrofi. Ci sono stati grande dialogo e massima collaborazione. Di questo sono grata alla ASL RM 4.
Sulla pagina social del Comune (e non solo) sono comparse numerose polemiche e critiche sulla gestione del virus a Sacrofano, con attacchi diretti alla sua persona e all’Amministrazione comunale. Cosa può dirci in proposito?
Solo fango, sparso senza freni da chi è sprovvisto di argomenti politici e istituzionali.
Approfittando peraltro di un momento di debolezza di tutta la cittadinanza giustamente allarmata e preoccupata per la diffusione dell’epidemia. Sono stata ingiustamente accusata di aver portato il virus a Sacrofano, senza comprendere che mai avrei voluto mettere a rischio l’incolumità dei miei cittadini e dei miei cari ad iniziare da mio padre novantenne che se fosse stato contagiato probabilmente lo avrebbe pagato a caro prezzo. Circolano ancora voci in paese e non solo di un ipotetico viaggio a Milano, mai avvenuto.
Sono stata attaccata sulla pagina social istituzionale del Comune, e alcune dichiarazioni hanno sconfinato nella diffamazione. Ho lavorato fino a poco prima di ammalarmi. Da quel preciso momento, difficile per me e per la mia famiglia, ho ricevuto attacchi e calunnie gratuite che non meritavo. La delusione è stata grande perchè si è volutamente tentato di screditare la mia immagine pubblica e privata in un momento peraltro così delicato per la collettività, procurando forte allarme sociale. Comunque ora bisogna guardare avanti e tutti insieme rimboccarsi le maniche per ricominciare dopo l’emergenza.
L’Amministrazione comunale, con il supporto delle Associazioni del territorio, ha promosso numerose iniziative a sostegno delle famiglie in difficoltà. Come ha risposto la cittadinanza e quali i risultati ottenuti?
Innanzitutto è stata sempre assicurata la consegna a domicilio di farmaci e spesa a chi ne faceva richiesta durante il periodo dell’epidemia e dell’isolamento nelle mura domestiche. La cittadinanza ha poi risposto con generosità al progetto promosso dall’Amministrazione comunale “SPESA SOSPESA” , che ha consentito di assicurare l’approvvigionamento di beni di prima necessità ai più bisognosi. A ciò si è aggiunto il contributo di beni alimentari acquisiti attraverso il banco alimentare periodico. Altrettanto generose sono state le donazioni sul conto corrente aperto presso il comune per sostenere chi più ha sofferto la crisi economica a seguito del Coronavirus. Inoltre sono stati prontamente emessi i buoni spesa spendibili presso gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa per garantire il sostentamento alimentare a chi ne ha bisogno.
Una grande catena della solidarietà efficace che ha evidenziato l’operosità e la generosità di Sacrofano.
Siamo entrati nella FASE 2. Ritiene che la “ripresa” economica e sociale di Sacrofano potrà avvenire in tempi brevi o dovremo aspettarci una lunga crisi?
Dobbiamo come prima cosa imparare a convivere con il virus rimanendo protetti e sicuri e poi pensare a tornare gradualmente alla normalità lavorativa in tutti i settori. In questo periodo di ‘convivenza’ con il virus la soglia di attenzione non deve assolutamente calare.
Il risultato che abbiamo raggiunto è importante e faremo di tutto per confermarlo giorno dopo giorno.
La crisi economica è evidente e si farà sentire. Ma Sacrofano saprà rimboccarsi le maniche e ripartire convinta e unita ce la farà.
Contiamo molto sugli aiuti del Governo e della Regione per dare ossigeno e gestire tutte le inevitabili criticità, intervenendo a favore delle categorie maggiormente danneggiate perché le nostre risorse finanziarie sono costituite soprattutto dalle entrate tributarie che in questo periodo subiranno un fisiologico calo per via della crisi. In più stiamo valutando delle agevolazioni che possiamo concedere a chi è stato più danneggiato. Ogni sforzo sarà finalizzato a far riprendere con coraggio le varie attività produttive sul territorio, senza mai escludere il sostegno sociale
Al di là della gestione dell’emergenza, quali sono i prossimi passi che farete?
Dobbiamo in fretta riprendere ciò che avevamo lasciato in sospeso, la sistemazione dell’area di accesso al nuovo polo scolastico, l’asfaltatura di alcune strade comunali che vanno ad integrare l’asfaltatura delle strade provinciali recentemente effettuata, l’avvio dei lavori per la realizzazione della biblioteca in piazza Ugo Serata.
Ho voluto citare soltanto ciò che è già in cantiere. Abbiamo tanti altri passi in programma, ma ne parleremo una prossima volta, quando la ripresa sarà concretamente visibile a tutti.
Il nostro obiettivo è effettuare investimenti pubblici nella ripresa per creare una nuova “normalità” per l’economia cittadina. Vogliamo garantire solide fondamenta così che il nostro territorio possa apparire come luogo sano, equo e sostenibile in cui vivere e produrre.