Dal 13 maggio al 30 settembre sarà attiva la campagna di raccolta fondi per dare protezione, cure ed istruzione ai bambini nelle zone di guerra.
Save the Children a 100 anni dalla sua fondazione prosegue la sua sfida in difesa dell’infanzia e dei minori.
Secondo il dossier “La guerra sui bambini” 1 minore su 5, ovvero 420 milioni di bambini, vivono in aree di conflitto.
Save the Children oggi opera in quasi 120 Paesi in tutto il mondo con circa 25 mila operatori “ Questo dimostra che anche oggi c’è tanto da fare per proteggere fino all’ultimo bambino ed è quello che i nostri operatori continuano a fare ogni giorno anche nel più remoto angolo del pianeta. Ma allo stesso tempo non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla mancanza di volontà politica con cui il mondo continua a rimanere inerte davanti alle sofferenze indicibili che stanno patendo i bambini a causa delle guerre, povertà o cambiamenti climatici. Il futuro dei bambini non può più attendere oltre ed è arrivato il momento che la comunità internazionale si assuma finalmente in pieno fino all’ultima delle proprie responsabilità” ha così recentemente dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia.
L’organizzazione che nasce nel 1919 aveva già, grazie alla sua fondatrice Eglantyne Jebbe, anticipato il concetto di “diritto del bambino”, in occasione del centenario, nonostante i grandi risultati rinnova con forza il suo impegno contro la mortalità infantile causata direttamente o indirettamente dalle guerre. Save the Children promuove anche la sua campagna “generazione perduta” per tutelare uno dei diritti principali dei bambini ovvero l’istruzione, si stima infatti che siano 27 milioni i bambini sfollati a causa delle guerre a non avere più accesso all’istruzione, solo nel 2017 sono bombardati 1400 edifici scolastici, addirittura non è possibile calcolare esattamente quanti siano i bambini che a causa della guerra siano stati costretti ad abbandonare la scuola.
Il diritto all’istruzione è necessario per combattere la povertà, l’emarginazione e lo sfruttamento; inoltre senza educazione questa generazione di bambini non potrà neanche contribuire alla ricostruzione del proprio paese al termine della guerra.
SAVE THE CHILDREN IL CENTENARIO
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